Pensioni, Inps: ecco ultimi interventi legislativi su perequazione
L’Inps ha pubblicato un dossier sull’applicazione da parte dell’Istituto degli ultimi interventi legislativi in materia di perequazione delle Pensioni. Ecco il testo. LA PEREQUAZIONE DELLE Pensioni La perequazione è la rivalutazione annuale degli importi pensionistici per adeguarli all’aumento del costo della vita e proteggere il loro potere d’acquisto. I trattamenti pensionistici erogati dall’INPS vengono sottoposti annualmente a una revisione degli importi in modo che risultino più adeguati al costo della vita. Questa revisione è detta perequazione ed ha l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto delle Pensioni rispetto all’aumento del tasso di inflazione. La perequazione viene applicata a tutte le tipologie di trattamento pensionistico erogate dalla previdenza pubblica, indipendentemente dall’essere integrate al trattamento minimo. Ogni anno, entro il 20 novembre, il Ministero dell’Economia e delle finanze con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali adotta il decreto che fissa l’adeguamento definitivo per l’anno precedente, da applicare dal 1° gennaio dell’anno in corso, e l’adeguamento provvisorio per l’anno in corso con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo. Solitamente la perequazione viene applicata nel mese di gennaio di ogni anno, sulla base degli incrementi dell’indice annuo dei prezzi al consumo accertati dall’Istat. Ad esempio, per l’anno in corso la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle Pensioni è stata attribuita in via provvisoria nella misura dell’1,7% dal 1° gennaio 2022. La rivalutazione delle Pensioni non può superare un certo limite, per evitare di rappresentare un costo eccessivo per lo Stato e per tale motivo, oltre una certa soglia, è applicata in maniera parziale. Il nostro sistema, pertanto, per far fronte all’inflazione, prevede già a gennaio di ogni anno un adeguamento delle Pensioni. Tuttavia, data la criticità della fase storica, prima ancora di arrivare all’inizio del nuovo anno, circa 16 milioni di italiani titolari di prestazioni pensionistiche beneficeranno dei provvedimenti introdotti con i decreti Aiuti Bis e Ter.
IL DECRETO AIUTI BIS L’articolo 21 del Decreto Aiuti bis prevede: 1. una rivalutazione dello 0,2% a recupero dell’inflazione del 2021 (perequazione definitiva 2022), rivolta a tutti i pensionati, pari alla differenza fra l’1,7% di inflazione stimata e l’1,9% di inflazione effettiva nel 2021: l’aumento che ne deriva può variare secondo l’importo della pensione. Tale quota è anticipata a novembre invece di essere corrisposta, come di consueto a gennaio 2023; 2. un incremento del 2% dell’importo delle Pensioni in pagamento ad ottobre, novembre e dicembre (compresa la tredicesima). Questa misura interessa chi riceve un trattamento pensionistico mensile non superiore a 2.692 euro lordi (circa 35 mila euro l’anno). Gli incrementi per fasce di importo sono: ? da 0 euro a 2.097,40 euro, incremento massimo di 41,95 euro; ? da 2097,41 euro a 2.621,75 euro, incremento di ulteriori 9,44 euro; ? da 2621,76 euro a 2.692,00 euro, incremento di ulteriori 1,05 euro; ? da 2692,01 euro a 2744,44 euro per gli importi di pensione compresi in questa fascia opera la cosiddetta clausola di salvaguardia ovvero l’incremento viene attribuito come differenza tra l’importo della pensione e il limite di ? 2744,44 (clausola di salvaguardia). L’attribuzione della perequazione definitiva per l’anno 2022 (pari allo 0,2%) viene, dunque, anticipato a novembre; l’incremento del 2% partirà invece dal mese di ottobre. Da gennaio 2023 scatterà poi la rivalutazione per tutti gli aventi diritto in base ai dati sull’inflazione del 2022, che si prevede in forte crescita (vedi box di approfondimento allegato). Per entrambe le misure non sarà necessario fare una domanda; il conguaglio sarà applicato in automatico all’importo percepito e sarà segnalato sul cedolino della pensione, con le seguenti voci: – “Incremento D.L. Aiuti bis” per l’incremento del 2%; – “Conguaglio arretrati” per la perequazione allo 0,2%. L’incremento del 2% sulla rata della tredicesima mensilità è corrisposto in proporzione ai ratei di tredicesima spettanti. Nel caso di Pensioni che non hanno diritto alla tredicesima non sarà corrisposto alcun incremento su tale mensilità. Sulle Pensioni INPGI è già stata applicata la perequazione definitiva per il 2021 (1,9%) prima del trasferimento all’INPS, per cui esse sono escluse dall’ulteriore ricalcolo. Sugli importi di ciascuna mensilità verrà applicata l’IRPEF. Sul cedolino, per le Pensioni della gestione privata, verrà riportata la voce: “Conguaglio IRPEF anno in corso”. Per le Pensioni della Gestione pubblica sarà ricalcolata l’usuale trattenuta IRPEF. Il cedolino è consultabile accedendo al proprio MyINPS. Si ricorda a tal fine che, per l’accesso al servizio MyINPS, è possibile usufruire della delega dell’identità digitale, lo strumento tramite il quale gli utenti impossibilitati a utilizzare in autonomia i servizi online Inps possono delegare una persona di fiducia all’esercizio dei propri diritti nei confronti dell’Istituto.
IL DECRETO AIUTI TER Con il “Decreto Aiuti ter” n. 144/2022 art. 19, è stata prevista, inoltre, una indennità una tantum di 150 euro a favore dei pensionati residenti in Italia con un reddito assoggettabile ad IRPEF non superiore a 20 mila euro. L’indennità è corrisposta d’ufficio ai pensionati con la mensilità di novembre. La voce di cedolino che segnala l’attribuzione dell’indennità una tantum è IND. UNA TANTUM D.L. AIUTI TER. Tale indennità non è imponibile ai fini fiscali e non rileva per la corresponsione di altre prestazioni previdenziali ed assistenziali. AUMENTI: DI QUANTO SARANNO E A CHI SPETTANO? L’incremento del 2% degli assegni pensionistici è attribuito in misura differente a seconda dei diversi importi cumulati di pensione. Nel dettaglio, il calcolo viene effettuato sulla base delle percentuali di perequazione previste per la rivalutazione delle Pensioni secondo i seguenti criteri: ? il 100% dell’indice di rivalutazione per le Pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo. In questo caso l’incremento sarà del 2%; ? il 90% dell’indice di rivalutazione per le Pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo; ? il 75% dell’indice di rivalutazione per le Pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo e fino a 2692 euro; ? tra 2692,01 e 2744,44 opera la clausola di salvaguardia come sopra esposta. Gli aumenti previsti saranno compresi tra 10 e 52,44 euro al mese. Ad essere interessati dall’incremento del 2% delle Pensioni sono circa 11,5 milioni di cittadini. I PAGAMENTI Con la rata di ottobre, l’Inps ha già applicato l’aumento del 2% per i titolari di trattamenti pensionistici e prestazioni assistenziali con un importo mensile totale non superiore a 2.692 euro lordi. Il pagamento proseguirà sui rati di pensione di novembre, dicembre e sull’eventuale tredicesima mensilità. Con la rata di dicembre sarà applicato, anche a coloro che non l’hanno ricevuto a novembre, il conguaglio per la perequazione definitiva per l’anno 2021 (il coefficiente 2021 si applica sulle Pensioni in pagamento del 2022). Con la rata di novembre, infine, è stata posta in pagamento l’indennità una tantum di 150 euro prevista dal Decreto aiuti ter per i titolari di pensione, di trattamenti di natura assistenziale o di accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 1° ottobre 2022 e con un reddito assoggettabile ad Irpef per l’anno 2021 non superiore a 20 mila euro. L’INPS DALLA PARTE DEI PENSIONATI L’Inps ricorda che è possibile consultare online il cedolino della pensione. Questo servizio permette di verificare in tempo reale l’importo dei pagamenti delle prestazioni pensionistiche liquidate mensilmente dall’Istituto e quali sono le voci e le ragioni per le quali tale importo può variare. Dunque, in tema di rivalutazione anticipata della pensione, sarà possibile controllare il proprio cedolino e i relativi aumenti previsti dalla nuova normativa. Disponibile anche da dispositivi mobili il servizio, a cui si accede dal sito www.inps.it tramite autenticazione con SPID, CIE o CNS, permette di consultare diverse utili funzioni, tra cui la visualizzazione del cedolino e il confronto tra diversi cedolini, in modo da avere sempre sotto controllo gli importi degli assegni mensili e la propria situazione pensionistica. Le notifiche per le disposizioni di pagamento di prestazioni pensionistiche sono disponibili sull’APP INPS MOBILE e sull’App IO, la piattaforma unica per i servizi delle pubbliche amministrazioni. (askanews)