8 Dicembre 2024
Palermo e ProvinciaPolitica

Bollette, Cgil e Uil: c’è una Sicilia in profonda sofferenza

“C’è una Sicilia in profonda sofferenza, fatta da lavoratori e pensionati che non arrivano a fine mese per l’erosione del potere d’acquisto di stipendi e pensioni, per i rincari sulle bollette. Noi siamo oggi in piazza per rivendicare provvedimenti per affrontare l’emergenza ma anche politiche economiche strutturali per lo sviluppo”. Così i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella Lionti a margine del corteo che ha visto sfilare insieme oggi per le vie del centro di Palermo associazioni imprenditoriali e i sindacati Cgil e Uil per chiedere interventi contro il caro- bollette. I rappresentanti dell’ampio cartello organizzatore dopo la manifestazione sono stati ricevuti dal presidente della Regione e dal prefetto. “Mettere un tetto ai costi di gas ed energia elettrica, intervenire sul cuneo fiscale per un maggiore potere d’acquisto di stipendi e pensioni”: sono queste le priorità indicate da Mannino e Lionti. “Servono tuttavia anche nuove politiche dell’energia e dell’industria – hanno aggiunto – con investimenti sulle nuove filiere produttive”. Un piano simile prevede ovviamente dei costi, per fare fronte ai quali Cgil e Uil indicano la strada della “tassazione degli extra profitti”, ma anche “scelte selettive per i fondi strutturali, argomento – hanno sottolineato Mannino e Lionti durante l’incontro col presidente della Regione Renato Schifani- che chiama in causa la Regione e la sua volontà di effettuarle”. Mannino e Lionti hanno sottolineato anche “la necessità di utilizzare tutti i residui della vecchia programmazione”. “La delicata fase che viviamo – hanno rilevato – rende necessario l’avvio immediato del confronto”. I segretari di Cgil e Uil sono tornati a sottolineare l’impegno delle loro organizzazioni per la pace. “Una guerra insensata – hanno detto- sta producendo devastazione e dolore e nuove povertà. Agli effetti della pandemia stanno seguendo quelli di questo conflitto che chiediamo cessi subito con l’apertura dei negoziati di pace”. (ANSA)