Anno giudiziario, Caltanissetta: mafia vitale tra affari e voti
“Cosa Nostra continua a essere l’organizzazione mafiosa di principale riferimento, dedita al controllo dell’economia legale (soprattutto nei settori degli appalti, spesso grazie alla complicita’ di propri referenti inseriti negli apparati amministrativi locali, del traffico di rifiuti, dell’edilizia e dell’agricoltura), oltre che dei settori del gioco e delle scommesse, del traffico degli stupefacenti, dell’illecito sfruttamento dei siti minerari”. Lo ha affermato, nella sua relazione, Maria Grazia Vagliasindi, presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Cosa nostra ha altresi’ evidenziato “straordinarie capacita’ di infiltrazione anche nei territori di altre regioni (soprattutto in Liguria, Toscana, Piemonte e, recentemente, nel Lazio ed in Lombardia) oltre che all’estero (ad esempio in Germania), ove risultano stabilmente radicati soggetti criminali, di origine nissena ed ennese, che mantengono organici rapporti con le famiglie mafiose di origine.
Non meno significativa e’ la capillare attivita’ di reimpiego di capitali provenienti da tali illecite attivita’, in particolare dal traffico di sostanze stupefacenti e dalla attivita’ estorsiva, le forme piu’ diffuse di controllo mafioso del territorio che vedono coinvolta, oltre a cosa nostra, anche la cosiddetta stidda”. “Momento di fibrillazione – ha sottolineato la presidente della Corte d’Appello – costituiscono, infine, le tornate elettorali e cio’ per la puntuale “messa a disposizione” di pacchetti di voti in favore di candidati “vicini” alle famiglie mafiose, con l’evidente finalita’ di indirizzare le future scelte delle amministrazioni locali”. Nel distretto della Corte d’Appello di Caltanissetta che nel suo territorio ricomprende i circondari dei Tribunali di Caltanissetta, Enna e Nicosia aumentano i reati per associazione a delinquere di stampo mafioso con un incremento del 35%. Le iscrizioni sono state 153 rispetto alle 113 del precedente periodo di riferimento.
Anche con riguardo ai reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, quasi sempre monopolio delle associazioni criminali mafiose, vi e’ stato un incremento delle iscrizioni del 105% rispetto all’anno precedente, per un totale di iscrizioni pari a 39 rispetto ai 19 del precedente anno. I procedimenti per lesioni volontarie, sono stati 933 rispetto ai 1034 dell’anno precedente, con un decremento del 10%. Estrapolando il dato dei reati di lesioni gravi e gravissime, si coglie un trend costante, con una lieve diminuzione (507 procedimenti contro 513). L’andamento delle iscrizioni per reati di stalking registra un considerevole decremento pari al 22%; 247 rispetto a 316 dello scorso anno con uno scarto di 69 iscrizioni in meno. I procedimenti relativi a malversazioni a danno dello Stato e di indebite percezioni di contributi, hanno registrato, in controtendenza rispetto al totale, un aumento del 19% rispetto al dato dell’anno precedente. In calo le iscrizioni per reati di inquinamento, rifiuti e tutela della salute delle persone del 10%: 226 iscrizioni nell’anno in esame, rispetto alle 251 dello scorso anno. Aumenta il numero delle iscrizioni per i reati in tema di colpa medica. A fronte di 26 iscrizioni per omicidio da colpa medica relative al precedente anno, si registrano 56 iscrizioni nell’anno in esame con un aumento, del 115 per cento. (AGI)