Riaperto il Giardino della Kolymbetra, ecco tutti gli eventi in programma nel cuore della Valle dei Templi (VIDEO)

Il Giardino della Kolymbethra riaperto oggi al pubblico dopo la conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria. Sarà aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 15:00  Nel mese di febbraio, con l’agrumeto ricolmo di frutti, si potrà partecipare alla speciale visita guidata ‘’La raccolta delle arance’’ per scoprire tutte le curiosità sugli agrumi del “giardino degli dei” e portare a casa un piccolo omaggio di frutta. Visita per tutte le età disponibile in italiano e in inglese. Per info e prenotazioni: https://www.airbnb.it/experiences/645766. Previste anche gite scolastiche, ecco le proposte per l’anno scolastico 2022-2023 destinate a scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I e II grado, pubblicate sul sito del Fai: “I colori, i sapori e i profumi della Sicilia si esprimono in tutta la loro forza nel Giardino della Kolymbethra: un angolo incantato di natura, racchiuso da muraglioni di tufo calcareo, in cui è possibile rintracciare i segni di una storia leggendaria. Nel V secolo a.C. su comando del tiranno Terone i prigionieri cartaginesi costruirono un sistema idraulico ipogeo che concludeva il proprio percorso nel bacino della Kolymbethra: una piscina, in cui si allevano pesci e nuotavano i cigni, una vera e propria oasi di delizia ricca di acque e di alberi ombrosi”. Nel video, la responsabile del Giardino della Kolymbethra, Federica Salvo, illustra tutte le attività e gli eventi in programma.

“Ad Agrigento la Kolymbethra è un angolo ombroso di paradiso dove olivi secolari prosperano generosi e dove gli agrumi inondano la Valle dei Templi coi loro profumi. Angolo di terra promessa e giardino per eccellenza – si legge sul sito fondoambiente.it – dove la natura si fonde con la storia, questa piccola valle è parte significativa di Akragas, la città fondata dai Greci nel VI secolo a.C. Diodoro Siculo narra che nel 480 a.C. il tiranno Terone, per approvvigionare d’acqua la città fece progettare una rete di gallerie che si concludeva ai piedi dell’urbe in una grande vasca detta Kolymbethra “del perimetro di sette stadui”, presto adattata a vivaio di pesci e frequentata da cigni e volatili, ma soprattutto capace di trasformare l’arida terra siciliana in un giardino fiorente di piante mediterranee. Questo vero “luogo di delizia” nei secoli successivi passò alla Chiesa che introdusse gli agrumi, mentre il periodo di massimo splendore lo vide a cavallo tra XIX e XX secolo, quando divenne una delle mete imprescindibili del Grand Tour. Negli ultimi decenni del Novecento, a causa della scomparsa dei vecchi contadini, la Kolymbethra cadde in abbandono sino all’intervento del FAI che la riportò al suo antico splendore. Ora il Giardino è il degno completamento alle emozioni del vicino Parco Archeologico, una totale delizia per i cinque sensi: dal profumo delle zagare al sapore delle mandorle, dall’argento degli ulivi all’umido della terra, al lieve rumore di sottofondo dell’acqua che scorre costante. Da non perdere i nuovi percorsi di visita degli ipogei, molto interessanti dal punto di vista archeologico, speleologico e naturalistico”.

 

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