Elezioni a Joppolo Giancaxio, Mariangela Cacciatore candidata a sindaca

Sono state fissate oggi dalla giunta regionale le date delle prossime elezioni amministrative in Sicilia. Nei 129 Comuni siciliani coinvolti si andrà al voto domenica 28 maggio (dalle 7 alle 23) e lunedì 29 (dalle 7 alle 15), con eventuale turno di ballottaggio nei giorni 11 e 12 giugno. In provincia di Agrigento si rinnoveranno le amministrazioni di 14 Comuni. Si voterà con sistema proporzionale a Licata, mentre con il maggioritario a Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina.

A Joppolo Giancaxio, uno dei più piccoli comuni dell’Agrigentino chiamati alle urne, ha già annunciato la sua candidatura Mariangela Cacciatore, attuale consigliere comunale. Non si è ancora espresso sulla sua possibile ricandidatura Giuseppe Angelo Portella, a tal proposito si dovrebbe sapere qualcosa di più la prossima settimana.

“Le prossime elezioni – ha scritto Mariangela Cacciatore in una nota – rappresentano uno spartiacque per il futuro della nostra comunità. L’annuncio di questa candidatura in maniera così anticipata e pubblica vuole rappresentare un gesto di trasparenza, di coraggio e di coinvolgimento. Un invito ad andare avanti oltre i personalismi e le logiche familiari che hanno portato nel tempo ad un inevitabile appiattimento del dibattito politico. E’ necessario lavorare tutti insieme seriamente ad uno sviluppo sociale ed economico dell’intera comunità. Trovo che i tempi siano maturi per credere in un cambiamento culturale, per proporsi con altrettanto coraggio, autodeterminazione e libertà affinché si possa collaborare sin da ora alla costruzione di un ‘noi’ attraverso un percorso programmato di iniziative di momenti di incontro e di discussione. Mi rivolgo a coloro i quali abbiano voglia di spendersi per il presente del futuro del nostro paese, a farsi avanti, per essere protagonisti di quel cambiamento finora demandato agli altri. Siamo noi a dover cambiare le cose”.