Tra i luoghi da visitare nell’Agrigentino, per gli amanti della natura e dell’archeologia, c’è il Colle della Giudecca, che si trova a circa tre km in direzione nord-est da Cattolica Eraclea. Il sito è di notevole importanza sul piano storico, archeologico e paesaggistico. Illustri storici e archeologi del passato localizzano sul colle l’ubicazione della mitica reggia dei sicani Camico. Il Colle della Giudecca, alto circa 320 metri, è di tipo scosceso e presenta un’altura con tre cime. E’ bagnato dal fiume Platani (Halycos) e dal torrente Jazzo Vecchio (anticamente Akragante). Diverse le testimonianze del passato tra le quali cocci risalenti a periodi di insediamenti diversi, resti di antichi muraglioni, fortificazioni e torri. Reperti testimoniano l’esistenza anche di un sito dell’età greco-romana. La zona circostante l’accesso alla città serviva come cimitero per seppellire i morti, infatti sono stati rinvenuti reperti di tombe risalenti ai periodi romano e bizantino.
Interessante è la casa della Giudecca, per le architetture costituite da volte a botte e il pavimento composto da ciotoli di fiume che ricordano – viene spiegato sul sito del comune – i mosaici degli antichi romani (anche se in realtà oggi non si vedono perché coperti di letame). L’acropoli era difesa da una cinta muraria e sulla cima del colle si trovava una torre. Fu residenza di una città araba come testimoniano ritrovamenti di reperti quali vasi, ornamenti dorati e cocci di ceramica araba. A nord si trovano delle tombe del periodo saraceno, mentre a sud si trovano resti di due mulini che probabilmente utilizzavano l‘acqua del torrente Jazzo Vecchio. In seguito nel V° secolo d.C. sul Colle della Giudecca fu edificata la città di Platani. Intorno al 1200 si insediò una comunità giudaico-saracena, e successivamente il territorio della Giudecca sarà abitato da una popolazione mista formata da cristiani, musulmani e superstiti della comunità giudaica.