Un cartellone di teatro, musica, letteratura e filosofia per il parco archeologico di Selinunte
Una lunga estate in cui il parco archeologico di Selinunte sarà aperto dalla mattina alla notte: si potranno seguire i percorsi abituali di visita o se ne potranno tentare di alternativi, si potrà ascoltare jazz e scoprire che un testo classico è colmo di attualità, partecipare ad incontri con archeologi esperti o discutere con filosofi conosciuti. Insomma ognuno troverà un motivo – e probabilmente anche molti più di uno – per visitare Selinunte. Senza dimenticare che alla luce della luna, ogni colonna o reperto, acquista una visione differente: sarà infatti possibile visitare la Collina Orientale e il Baglio Florio dalle 20 a mezzanotte (ultimo ingresso alle 23) nei weekend fino al 23 luglio; poi dal 28 luglio, ogni sera per tutta l’estate. E’ stata anche prorogata fino al 5 novembre la mostra “Ars Aedificandi” di MondoMostre, riproduzioni fedeli dei macchinari utilizzati nei cantieri greci.
“Selinunte è una magia continua, ad ogni ora del giorno e della notte si può trovare un motivo per entrare e non voler più uscire – dice il direttore del Parco, Felice Crescente – : il Parco è enorme e abbiamo individuato luoghi diversi dove ospitare incontri, concerti e spettacoli teatrali. Luoghi che, proprio perché andranno raggiunti, permetteranno una visita del tutto inedita”. A Selinunte è infatti attivo un servizio di navette ecologiche con cui raggiungere l’acropoli, dove si svolgeranno alcuni spettacoli. Ticket su www.coopculture.it
Ed eccoci al lunghissimo programma, diviso in diversi sotto-cartelloni a corollario del progetto principale, e con un grande evento internazionale che “minaccia” numeri altissimi, ovvero il consueto concerto di Unlocked che quest’anno – 12 agosto – ha invitato la dj, stilista e producer sudcoreana Peggy Gou.
L’apertura venerdì (14 luglio) alle 21.15 all’Acropoli è affidata alla rassegna Teatri di Pietra con “Elena Tradita” di Luca Cedrola, regia Graziano Piazza che ne è interprete con Viola Graziosi. Tratto da Omero, Euripide e Ritsos, questo spettacolo affonda le radici nel mito, rileggendolo in modo fedele ma senza farsi suggestionare dai giudizi che, nei secoli, hanno fatto di Elena la traditrice, causa nefasta di guerra e morte o la regina innocente, vittima del volere degli uomini. Teatri di Pietra poi porterà a Selinunte altri sei titoli: dalla fortunata riduzione per la scena di “Novecento” di Alessandro Baricco che ha fatto sua Sergio Vespertino (19 luglio), agli esilaranti “Menecmi” di Plauto di VANLAB con Andrea Pacelli e Ivan Graziano (25 luglio); a “Terra Piatta Eratosthenes”, teatro danza, creazione del direttore artistico Aurelio Gatti sulle musiche di Marco Schiavoni, con Carlotta Bruni (29 luglio); al ritorno della Bottega del Pane di Cinzia Maccagnano con i primi due capitoli dell’”Orestea. Agamennone e Coefore” (4 agosto): dalla collaborazione con l’Agricantus nasce “Plays Ennio Morricone” (10 agosto), nuovo esperimento di Sergio Vespertino sulle musiche dell’armonicista (e appassionato cultore di Morricone) Giuseppe Milici in quartetto. Questa sezione si chiuderà il 19 agosto con un processo teatralizzato alla regina assassina per eccellenza, Clitennestra interpretata da Carlotta Bruni, regia di Sebastiano Tringali dal testo di Alma Daddario. Una sezione di teatro, tra incontri, reading e nuove produzioni, proporranno anche la compagnia Palma Vitae, il Teatro popolare di Elio Indelicato e la compagnia Sicilia Parra Sarà invece il Tempio E ad accogliere il Festival di Bellezza, dal 22 al 26 agosto: tra gli ospiti più attesi, la lectio magistralis di Massimo Cacciari e quella di Umberto Galimberti che renderanno attuali i miti classici, cercando al loro interno rivoli di contemporaneità; si riprende il 25 con il Gran Tour 2.0, monologo teatrale di Arianna Porcelli Safonov, e il 26 con un lezione-concerto di Morgan dedicata a Battiato. Ritorna il Premio Pino Veneziano (28 luglio) e dopo due anni, The Dinner in Red, la notte dell’archeologia vivente da un’idea di Chiara Modìca Donà dalle Rose (30 luglio al Tempio G):
Molto presente la musica a Selinunte. Dal 20 al 23 luglio all’Acropoli, infatti, ecco la terza edizione di Mediterraneo Jazz, festival di Curva Minore che ha messo insieme quattro serate di musiche e sonorità diverse, affini ma non necessariamente complementari, che coinvolgono artisti e musicisti internazionali e valorizzano giovani musicisti siciliani. Dall’Orchestra Creativa diretta da Fabrizio Puglisi che unisce musicisti emiliani e siciliani, la Sicilian Music Crew e la contrabbassista Silvia Bolognesi, al duo OoopopoiooO formato da Valeria Sturba e Vincenzo Vasi; Edoardo Marraffa, uno dei maggiori esponenti della musica improvvisata in Italia, il duo formato da Fabrizio Puglisi e Francesco Cusa; il MaMaSi trio, recente produzione di Curva Minore (Silvia Bolognesi, Maria Merlino e Mariasole De Pascali), il Radicetersa trio – Tommaso Miranda, Domenico Sabella e Alessio Cordaro) e si chiuderà con il chitarrista Paolo Angeli, molto conosciuto per la sua chitarra- orchestra sarda, preparata a 25 corde, scelta anche da Pat Metheny.
Altro giro, altra musica: ritornano i concerti di Palermo Classica con molti protagonisti della giovane musica internazionale. Dal 2 agosto a metà settembre, otto concerti, recital soli o con orchestra con alcuni nomi già amati, dalla pianista Rexa Han al flautista Giuseppe Nova alla pianista Sofia Vasheruk, da Serene a Garam Cho, fino alla straordinaria Nona Sinfonia di Beethoven affrontata dalla Turkish National Youth Philharmonic orchestra a cui si uniranno, sotto la bacchetta di Cem Manzur, i cori Cantate Omnes e Laudate Dominum.
Giorni, orari e biglietti su www.coopculture.it