Cresta su vendita biglietti, assolti 10 autisti bus Agrigento
Tutti assolti perche’ il fatto non sussiste: questo il verdetto del giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Agata Anna Genna, al processo a carico dei dieci autisti della Tua – azienda del trasporto pubblico urbano -, accusati di avere fatto la cresta sulla vendita dei biglietti a bordo e avere deviato i tragitti per esigenze personali. Sotto accusa Giuseppe Danile, 64 anni; Vincenzo Falzone, 66 anni; Andrea Russo, 63 anni; Angelo Vaccarello, 57 anni (consigliere comunale di maggioranza di Agrigento), Giuseppe Lattuca, 63 anni; Maurizio Camilleri, 57 anni; Giuseppe Donisi, 56 anni; Giuseppe Trupia, 59 anni; Michelangelo Nasser, 61 anni e Maurizio Buttige’, 56 anni. Il pubblico ministero Cettina Tinaglia aveva chiesto la condanna a un anno e tre mesi di reclusione ciascuno per Danile, Falzone, Russo, Vaccarello e Lattuca. Assoluzione per gli altri cinque imputati.
La vicenda, scaturita da un esposto della Tua che ha ingaggiato un’agenzia investigativa privata, e’ sfociata in numerose contestazioni aziendali prima e nei licenziamenti in seguito. Il percorso processuale, pero’, ha portato finora all’accoglimento delle tesi dei dipendenti. A Buttige’, Camilleri, Danile, Falzone, Lattuca, Russo e Vaccarello si contestava di avere venduto a bordo dei mezzi dei titoli di viaggio a un prezzo maggiore e non vendibili, di avere omesso la stessa registrazione della vendita e, soprattutto, di avere riciclato i biglietti vendendoli piu’ volte senza obliterarli al fine di incassare la differenza oppure incassando i soldi senza neppure consegnarli. Donisi, Nasser e Trupia erano accusati di interruzione di pubblico servizio perche’, in tre circostanze, nell’estate del 2017, anno al quale si riferiscono tutte le contestazioni, avrebbero deviato il tragitto previsto, anche omettendo alcune fermate e lasciando gli utenti a piedi, per proprie esigenze personali. (AGI)