
Sergio Vespertino, il grande mattatore palermitano, tra i più amati dal pubblico, sarà in scena a Montevago (Ag) con “Pirandello. Questo, codesto e quello” – domenica 27 luglio alle ore 21 nelle rovine della Chiesa Madre, per il circuito “Teatri di Pietra” (biglietti https://agricantus.organizzatori.18tickets.it/) -, spettacolo dedicato al Premio Nobel agrigentino e scritto a quattro mani con Salvatore Ferlita.
Accompagnato dalle musiche originali eseguite dal vivo dalla fisarmonicista Virginia Maiorana, Sergio Vespertino porterà in scena i “fantasmi” di Luigi Pirandello. Che lo scrittore agrigentino nutrisse una passione per l’occulto e soprattutto per lo spiritismo è cosa nota, tanto che i fantasmi – sia spiriti paurosi che dei veri e propri buontemponi – hanno avuto un ruolo importante nella sua produzione letteraria (basti pensare alle novelle “La casa del Granella”, “Il vitalizio” o “Il fu Mattia Pascal”, solo per citarne alcune).
Le cronache riportano che il Premio Nobel agrigentino, rinchiuso nel suo studio, fosse solito dare udienza a quelle presenze larvali che di tanto in tanto lo imploravano per ottenere cittadinanza letteraria, nella speranza di essere accolti nel canale di scorrimento della “presunta” vita vera. Vespertino, in scena, darà vita proprio a questi bislacchi incontri, sovvertendone però la prospettiva.
Qui i questuanti non sono sconosciuti fantasmi, ma i personaggi già noti nati dalla sua penna, che abitano romanzi e novelle. Insomma, quelli “famosi”, ormai di dominio pubblico, perché incontrati a scuola, tra le pagine di un libro o a teatro. Venuti fuori dalle pagine, sbucati dalle tavole di un palcoscenico, sospinti dal motore dell’insoddisfazione e stanchi della maschera finora indossata, adesso sono loro a chiedere all’autore conto e ragione, rinfacciandogli l’ignominia alla quale sono stati inchiodati, volendo a tutti i costi restituirgli la loro “croce”. «Mantenendo il giusto rigore che richiede un autore del calibro di Pirandello – dice Sergio Vespertino -, abbiamo imbastito uno spettacolo di narrazione che vuole stare lontano dai soliti cliché. Con questo spettacolo portiamo in scena un nuovo modo di raccontare Pirandello secondo una personale chiave di lettura, che porta con sé l’ironia e il giusto sguardo di dissacrante distacco».
E mentre il clima si fa arroventato e la vertigine si impossessa di tutti quanti – personaggi e autore – i ruoli si ribaltano: è Pirandello stavolta a non poterne più, a volersi liberare dei legacci d’inchiostro e mentali che lo avvinghiano alle sue opere per mostrare, finalmente, il vero volto che gli appartiene, inusitato e sorprendente.
Lo spettacolo replica giovedì 31 luglio a Palazzolo Acreide (Sr), martedì 5 agosto a Ribera (Ag), sabato 16 agosto a Tusa (Me), domenica 17 agosto a Ustica (Pa) e martedì 19 agosto a Castelvetrano (Tp).