24 Gennaio 2025
Agrigento e Provincia

NIGHT WHITE. Traffico di droga e sfruttamento della prostituzione, arresti della Guardia di finanza

http://www.romagnaoggi.it/public/images/guardia-di-finanza-250-1.jpgUna vasta operazione della Guardia di finanza di Agrigento contro traffico di droga e sfruttamento della prostituzione è stata eseguita nella notte.


Le fiamme gialle agrigentine hanno eseguito diverse misure cautelari, tra le quali anche diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Agrigento. Sono in corso numerose perquisizioni.

L’operazione, coordinata dalla Procura di Agrigento, è stata nominata “Night white”. Gli indagati coinvolti risiedono nelle province di Agrigento, Trapani e Plalermo. Le accuse sono traffico di droga e sfruttamento della prostituzione.

http://www.agrigentoweb.it/images/stories/gdf_arresti160109.jpg Queste le persone raggiunte nella notte da ordinanza di custodia cautelare in carcere: Gioacchino Amato, 29 anni, di Canicattì; Francesco Bonsignore, 43 anni, di Palma di Montechiaro; Giuseppe Lupo, 42 anni, di Palma di Montechiaro, i fratelli Maurizio e Alessandro Li Calzi, 36 e 32 anni, di Canicattì; Giancarlo Maggiore,40 anni, di Mazara del Vallo; Andrea Spiteri, 38 anni, di Licata; Claudio Gatì, 36 anni, di Licata; Maurizio Li Calzi; Salvatore Iannitello, 48 anni, di Licata; Giovanni Tardino, 38 anni, di Licata e Geroivano Troisi, 23 anni, di Naro. .

http://photos-f.ak.fbcdn.net/photos-ak-snc1/v1926/217/40/1290799005/n1290799005_30276565_1344.jpgLe fiamme gialle hanno così colpito un gruppo criminale composto da 18 persone residenti nelle città di Licata, Canicattì, Palma di Montechiato, Naro, Mazara del Vallo e Palermo.

 Undici gli arresti e 7 gli obblighi di dimora e di presentazione quotidiana all’autorità giudiziaria emessi dalla procura della repubblica di Agrigento, diretta dal procuratore Renato Di Natale, su richiesta dei sostituti procuratori Manuela Persico e Andrea Bianchi.

Le indagini andavano avanti dal 2006, sono cominciate garazie all’attenta opera di osservazione condotta dai finanzieri di Licata che proprio nella città marinara hanno notato un anomalo proliferare di night club, utilizzati sia per lo sfruttamento della prostituzione di ragazze provenienti dall’est che per lo spaccio di cocaina. Parte così l’inchiesta che ha poi interessato tre province siciliane.

http://photos-g.ak.fbcdn.net/photos-ak-snc1/v1926/217/40/1290799005/n1290799005_30276566_2017.jpg Il primo arresto fu effettuato alla fine del 2006, quando all’interno di un night club di Licata, abilmente occultata a circa tre metri da terra, il fiuto del cane antidroga Macro scovò 250 grammi di cocaina, 28 grammi di marjiuana e 70 grammi di sostanza da taglio. Nel corso delle perquisizioni furono sequestrati anche due bilancini di precisione e circa 7000 euro in contanti frutto dell’attività di spaccio.

Altro importante tassello per l’indagine è stato l’arresto di due corrieri della droga intercettati al bivio autostradale di Caltanissetta con a bordo dell’auto oltre 1,200 kg di hashish.

http://photos-h.ak.fbcdn.net/photos-ak-snc1/v1926/217/40/1290799005/n1290799005_30276567_2716.jpgLe indagini degli uomini della Guardia di Finanza di Agrigento coordinata dal colonnello Vincenzo Raffo sono state condotte con pedinamenti, appostamenti e intercettazioni ambientali e telefoniche, queste ultime rese difficoltose sia per l’utilizzo da parte degli arrestati di schede telefoniche intestate a soggetti extracomunitari sia per l’utilizzo degli stessi di un linguaggio criptato utilizzato nelle contrattazioni per l’acquisto di droga. In codice tra spacciatori e acquirenti venivano concordate quantità, tipologia e qualità dello stupefacente.

La cocaina veniva ordinata facendo riferimento a diverse marche e modelli di autovetture, in particolare se si ordinava una Bmw i clienti cercavano cocaina di ottima qualità mentre si faceva riferimento alla cilindrata dell’auto per indicare la quantità.

http://photos-a.ak.fbcdn.net/photos-ak-snc1/v1926/217/40/1290799005/n1290799005_30276568_3117.jpg Per ordinare l’hashish veniva utilizzato il termine “maglietta” che poteva essere grande o piccola mentre per indicare il (100 o 250 grammi) e per la qualità veniva indicato il termine “Lacoste” o “Ok il prezzo è giusto” secondo il marchio impresso nei panetti di hashish (un coccodrillo oppure la sigla “OK”).  

Tra i destinatari delle misure cautelari anche un cttadino rumeno che aveva il compito di raclutare delle connazionali da destinare al mercato della prostituzione le cui tariffe venivano “scontate” nel caso in cui  clienti acquistassero anche dosi di cocaina.

http://photos-e.ak.fbcdn.net/photos-ak-snc1/v1926/217/40/1290799005/n1290799005_30276564_916.jpg I finanzieri stimano che, nei due anni d’indagine, le persone coinvolte riuscissero a spacciare settimanalmente anche un chilo di tra cocaina e hashish per un volume di affari annuo di oltre 500 mila euro.

Gli arrestati sono stati associati alle case circondariali di Agrigento, Trapani e Palermo. Nel corso dell’inchiesta sono state denunciate 38 persone, ventuno gli arrestati, sequestrati oltre 5 chili tra cocaina e hashish più due autovetture. 18 sono gli assuntori di stupefacenti segnalati alla prefettura.