Mafia: arrestati i fratelli Triassi di Siculiana e le loro mogli, i luogotenenti del clan Caruana-Cuntrera
Alle prime ore di stamane, a conclusione di articolate investigazioni, la Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile – collaborata dai Commissariati distaccati di P.S. di Roma e provincia, dalla Digos, dal Reparto Prevenzione Crimine “Lazio” e dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo – ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed al contestuale decreto di sequestro preventivo di beni immobili ed attività commerciali individuali nr. 54911/12 RGNR e nr. 14008/13 RGGIP, emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, dr.ssa Simonetta d’ALESSANDRO, su richiesta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Dott. Giuseppe PIGNATONE e del Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, dr.ssa Ilaria CALO’ della Procura Distrettuale della Repubblica di Roma nei confronti di nr. 51 (cinquantuno) capi ed affiliati appartenenti ad una vasta ed agguerrita organizzazione criminale di stampo mafioso operante nella Capitale ed, in particolare, nel litorale di Ostia, formata dalle famiglie FASCIANI e TRIASSI, tra loro contrapposte.
I soggetti destinatari del provvedimento cautelare sono ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, al traffico internazionale di stupefacenti, infiltrazione nel tessuto amministrativo, corruzione.
Va preliminarmente evidenziato che le investigazioni hanno consentito, per la quasi totalità, di fare piena luce sui componenti e le attività illecite poste in essere dalla consorterie mafiosa degli SPADA federata alla famiglia FASCIANI e dei TRIASSI, quest’ultima a loro contrapposta ed affiliata a “Cosa Nostra” siciliana.
Da qui il nome dell’Operazione denominata “Nuova Alba” proprio al fine di evidenziare come l’indagine ha potuto assicurare alla giustizia i capi, i reggenti ed i gregari delle famiglie mafiose più temute e potenti che insistono sul territorio della provincia di Roma ed Ostia ridando luce ad un territorio nel quale era “calata la notte della città” – come affermato testualmente dal G.I.P. del Tribunale di Roma nell’ordinanza – liberandola dalla cappa oppressiva della criminalità organizzata che cerca di inserire i propri tentacoli in ogni tessuto produttivo al fine di acquisire il controllo e la gestione delle relative attività.
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