Centro ambiente Siculiana, replica Wwf a revoca affidamento bene confiscato
“Abbiamo saputo dell’apertura del procedimento di revoca del bene confiscato alla mafia e affidato all’Ats costituita da Wwf, Legambiente e Marevivo. Non siamo stati ancora messi nelle condizioni di conoscere le motivazioni vere e soprattutto giuridiamente rilevanti poste a fondamento di tale decisione. Motivazioni che al momento abbiamo difficoltà anche solo ad immaginare vista la gravità dell’atto di revoca dell’affidamento”.
Così il Wwf Italia, sul Giornale di Sicilia, replica alla revoca dell’affidamento del centro per l’ambiente e la legalità di Siculiana Marina decisa dal cda del Consorzio agrigentino per la legalità e lo sviluppo.
“Sembra ormai chiaro che il nome del Wwf voglia per forza essere associato ad affari non meglio specificati di famiglie locali solo perché un parente dei precedenti proprietari del terreno confiscato fa volontariato per la nostra associazione. Ragazzo tra l’altro- sottolinea il Wwf – incensurato, di specchiata reputazione, vicino al Wwf ben prima dell’assegnazione del bene confiscato. Ragazzo che ha avuto con il Wwf anche un contratto a termine di cinque mesi peraltro scaduto e interrotto prima dello scoppio della polemica”.