Mafia, Postiglione: “Convertire beni confiscati in alloggi popolari”
I beni immobili confiscati alle mafie “sono 12.000 sparsi in tutta Italia, in parte assegnati, e altri 1000 immobili da consegnare”. Lo afferma il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita’ organizzata, Umberto Postiglione, durante la sua audizione in Commissione speciale Antimafia di Regione Lombardia. “Per sconfiggere la logica mafiosa, le case tolte alla mafia devono essere un simbolo ma non possiamo fare un simbolo per ogni appartamenti tolto a Palermo”, continua Postiglione che si ritaglia il ruolo di “umile suggeritore”. Ad esempio, “a Palermo abbiamo piu’ di 3.000 immobili fermi perche’ nessuno li vuole, e la gente va a occupare le case perche’ ne ha bisogno”. Tra le persone in lista per un alloggio popolare, “ci sono tantissimi che ne hanno bisogno veramente e molti che sono delinquenti, si fanno fare qualche sfratto per finire in graduatoria, e finiscono tutti insieme in un mastodontico agglomerato”, come le Vele di Scampia, “con una grande percentuale di potenzialmente onesti”, sottolinea Postiglione. I ‘potenzialmente onesti’ sono a contatto, tutti i giorni, con l’alto tenore di vita dei criminali che spadroneggiano e “in un momento come questo, con 1 mln di posti di lavoro persi”, cadere nella loro rete e’ facile e “paghiamo in termini sociali 1000 volte di piu’ di quello che abbiamo risparmiato”. (ITALPRESS)