Legge Stabilità 2016, primo sì al Senato: novità da Tasi a canone Rai
Primo via libera alla legge di Stabilità 2016 dal Senato. L’aula di Palazzo Madama ha approvato la manovra di bilancio che da lunedì approderà alla Camera dove saranno affrontati i nodi rimasti in sospeso: la sicurezza, tema in cima alle priorità dopo gli attentati di Parigi, gli interventi per il Sud (credito d’imposta ad hoc per gli investimenti e rafforzamento della decontribuzione per i neoassunti) rimasti a lungo in bilico e poi inattuati, i Comuni, le Province e le pensioni. Nell’Aula di Palazzo Madama il governo, con 164 sì, 116 no e 2 astenuti, ha incassato la fiducia sul maxiemendamento che recepisce sostanzialmente il testo della Commissione Bilancio.
Le modifiche in prima lettura si sono concentrate sul pacchetto casa, con l’esenzione Imu per chi lascia l’abitazione in comodato d’uso ai figli, per i separati e i divorziati, e le misure per l’emersione degli affitti in nero. Le correzioni introdotte al Senato su questo capitolo valgono 78,66 milioni e il rimborso ai Comuni per il mancato gettito derivante dallo stop delle tasse sull’abitazione principale sale così da 3,668 a 3,746 miliardi. E proprio la sanatoria per le delibere comunali adottate in ritardo (dopo il 30 luglio e fino al settembre) sui tributi locali, è uno dei nodi che potrebbero essere affrontati alla Camera visto che alla fine il governo ha deciso di non intervenire nel maxiemendamento. Resta infatti irrisolto il problema del saldo del 16 dicembre per Imu e Tasi: la manovra sarà in vigore a gennaio ed è possibile quindi che i cittadini siano chiamati a pagare un conguaglio il prossimo anno. Sono oltre 800 i Comuni fuori tempo massimo.
Entra in manovra anche il decreto salva-Regioni, la norma che disinnesca il buco prodotto dalla gestione irregolare dei fondi per pagare i fornitori. Ridotti i tagli a Caf e patronati mentre è stato ripristinato a 1.000 euro il tetto all’uso del contante per i money transfer. Ritocchi anche per il canone Rai: si pagherà in 10 rate mensili che non saranno addebitate prima della bolletta di luglio nel 2016 e il surplus di entrate atteso sarà destinato ad ampliare l’esenzione per gli over 75. Arriva anche la proroga del voucher per la baby sitter e raddoppia il bonus mobili. Tra le ultime novità l’allargamento delle maglie del Fondo di garanzia Ilva per consentire l’accesso ai fornitori dell’indotto. Resta aperto il problema dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate decaduti dopo la sentenza della Consulta che ha bocciate le nomine perchè senza concorso. E viene rinviato alla Camera anche il capitolo pensioni che era stato oggetto di dibattito prima del varo della manovra in Consiglio dei ministri. In particolare il tema della flessibilità in uscita su cui si sono concentrate le proposte di modifica di molti senatori che puntavano al cosiddetto prestito pensionistico che non sono riuscite però a passare.
Queste alcune delle principali modifiche sintetizzate dall’Agi: potranno dire addio alle tasse sulla casa anche i proprietari che danno l’immobile in comodato ai figli (o ai genitori). Il proprietario, per poter usufruire dell’agevolazione, non deve possedere un altro immobile a uso abitativo in Italia e deve aver abitato nel 2015 nella casa che intende cedere al parente in linea retta entro il primo grado. In pratica, la casa ceduta al figlio viene “trattata” dal punto di vista fiscale, come prima casa anche se il proprietario non vi risiede. Dall’esenzione sono escluse ville e castelli.