Petrolio, no trivelle nel Canale di Sicilia: manifestazione nell’Agrigentino
Un corteo Licata contro il progetto off shore ibleo, che prevede l’estrazione di gas e la ricerca di petrolio al largo della costa tra Gela e Ragusa, è in programma stamani a Licata, in provincia di Agrigento. All’iniziativa in programma oggi a Licata hanno aderito anche Legambiente e Arci Insieme per dire no alle trivelle. L’iniziativa, organizzata dal Comitato “No Triv” di Licata, ha già incassato decine di adesioni da parte di associazioni e sindacati. “Vogliamo tutto ciò che ci spetta: strade, ferrovie, bonifiche, valorizzazione di pesca, agricoltura, patrimonio archeologico. Rispediamo a Renzi e Crocetta le trivelle della morte: il nostro mare non si tocca” dicono gli organizzatori. L’appuntamento è alle 10.30 al lungomare di corso Argentina, dove è previsto il concentramento. Alla manifestazione “contro le trivelle e per la dignità” ha aderito Legambiente.
“Tutti noi, ambientalisti e comitati – dice Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia -, ci siamo opposti, ci opponiamo e ci opporremo, sempre, a chi intende depredare e saccheggiare il territorio siciliano a uso e consumo delle imprese del nord e internazionali, che lasciano distruzione sotto forma di inquinamento e discariche di rifiuti tossici”. Per l’associazione ambientalista, infatti, la realizzazione delle piattaforme di trivellazione rappresenta “una minaccia di enormi proporzioni per l’impatto che rischia di avere sull’economia, sull’ambiente e sulla salute dei cittadini di tutta la Sicilia centro-meridionale”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Arci Sicilia, per la quale il territorio “non può più essere oggetto di devastazioni da parte delle multinazionali e delle lobby di potere economico-politico”. Per questo motivo l’associazione manifesta “la netta e severa contrarietà a questo modello di sviluppo, basato sull’ormai superata combustione fossile e in contrasto agli impegni presi a conclusione della COP21 di Parigi. L’unico modello sostenibile – concludono dall’Arci – è quello della produzione di energia pulita da fonti rinnovabili”.