Porto Empedocle, il Comune non ha soldi per pagare netturbini e imprese dei rifiuti

È iniziato il conto alla rovescia. Nelle prossime ore, si saprà se per Porto Empedocle si aprirà o meno, un nuovo periodo di «passione» e di emergenza igienico sanitaria legata alla carenza di liquidità del Comune che non riesce a pagare creditori e impiegati. Dopo la lettera di due giorni addietro, con cui le imprese Icos, Ecoin ed Iseda informavano il sindaco Carmina e il prefetto Diomede che, allo scadere dell’ ordinanza, se non fossero stati mantenuti gli impegni economici sottoscritti, si sarebbero fermati, il primo cittadino chiede l’interlocuzione della prefettura agrigentina. Solo che nella missiva, invece parlare degli impegni disattesi nel comparto rifiuti, che sarebbero all’origine del possibile fermo del servizio a partire da domenica, si fa riferimento al mancato pagamento dello stipendio di luglio ai dipendenti comunali, come racconta il Giornale di Sicilia oggi in edicola. “Le enormi difficoltà dell’Ente causate dalla crisi di liquidità – scrive il sindaco Ida Carmina – non hanno consentito, ad oggi, di pagare agli impiegati la retribuzione del mese di luglio e che perdurando così le cose non si potrà provvedere al pagamento della mensilità di agosto per gli stessi”.