Ferrovie turistiche, approvato il ddl Iacono alla Camera: 18 le prime linee

Via libera dell’Aula della Camera all’unanimita’ alla proposta di legge per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico. I voti favorevoli sono 417, nessun voto contrario. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Le linee turistiche da subito ‘operative’ sono per ora 18. La legge ha come finalita’ la salvaguardia e la valorizzazione delle tratte ferroviarie di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, che comprendono i tracciati ferroviari, le stazioni e le relative opere d’arte e pertinenze, nonche’ dei mezzi rotabili storici e turistici abilitati a percorrerle. Il testo individua per il momento diciotto linee ferroviarie che saranno da subito classificate come tratte ad uso turistico: Sulmona-Castel di Sangro; Cosenza-San Giovanni in Fiore; Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio; Sacile-Gemona; Palazzolo-Paratico; Castel di Sangro-Carpinone; Ceva-Ormea; Mandas-Arbatax; Isili-Sorgono; Sassari-Palau Marina; Macomer-Bosa; Alcantara-Randazzo; Castelvetrano-Porto Palo di Menfi; Agrigento Bassa – Porto Empedocle; Noto-Pachino; Asciano-Monte Antico; Civitavecchia-Capranica-Orte; Fano-Urbino.
La legge, poi dispone che “sono rotabili storici i mezzi ferroviari, motori e trainati, non piu’ utilizzati per il normale esercizio commerciale: che abbiano compiuto il 50 anno dall’entrata in esercizio del primo esemplare o che abbiano compiuto il 25 anno dall’entrata in servizio del primo esemplare e che, per particolari caratteristiche tecniche, estetiche e industriali, siano testimonianza di significative evoluzioni nel campo del trasporto ferroviario nazionale; le locomotive a vapore circolanti sulle ferrovie regionali, anche a scartamento ridotto”. Sono rotabili turistici “i mezzi che hanno un utilizzo esclusivamente turistico, quali carrozze panoramiche o scoperte”.
La proposta di legge dispone che la gestione delle infrastrutture sia nelle mani dei proprietari o dei concessionari, mentre la gestione del servizio turistico puo’ essere affidata a soggetti pubblici o privati. Nello specifico, il testo del provvedimento approvato dalla Camera prevede: “Le linee ferroviarie, le stazioni e le relative opere d’arte e pertinenze delle ferrovie restano nella disponibilita’ dei soggetti proprietari o concessionari, che sono responsabili del mantenimento in esercizio, della conformita’ del tracciato agli standard di sicurezza che saranno definiti dal Ministero dei Trasporti”. I gestori avranno la responsabilita’ anche della manutenzione, della funzionalita’ e della sicurezza delle infrastrutture, ‘che sono classificate, ai fini della manutenzione ed esercizio, con apposita categoria turistica’. Quanto alla gestione delle attivita’ commerciali connesse al servizio di trasporto sulle ferrovie turistiche, questa potra’ essere esercitata da soggetti pubblici o privati. Infine, quanto alle condizioni di sicurezza, sulle ferrovie turistiche possono circolare rotabili ordinari, storici e turistici, anche non attrezzati con i sistemi di sicurezza attualmente previsti per i rotabili ordinari. Spettera’ all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie stabilire ‘i livelli di sicurezza che devono essere garantiti, indicando un elenco di possibili misure compensative o mitigative del rischio’.