Cuffaro chiederà la riabilitazione al tribunale di sorveglianza
L’ex presidente della Regione sicilia Totò Cuffaro chiederà a gennaio la riabilitazione. Se il tribunale di sorveglianza la concederà, per l’ex senatore dell’Udc verrebbe meno l’interdizione dai pubblici uffici e potrebbe anche candidarsi alle Europee. Come riporta il Giornale di Sicilia oggi in edicola una ipotesi che da settimane circola all’Ars e alimenta i boatos sulle candidature a quelle che, sulla carta, saranno le ultime elezioni di un certo rilievo prima di qualche anno di pausa. Ma l’avvocato dell’ex presidente, Nino Caleca, dà una lettura diversa del passaggio che avverrà al tribunale di sorveglianza: «La riabilitazione – ha detto al Gds – può essere chiesta solo dopo alcuni anni dalla fine delle detenzione. Ed è quello che stiamo preparando per gennaio. Dubito però che una decisione possa arrivare in tempo per le Europee». Cuffaro ha finito di scontare la condanna a sette anni per favoreggiamento alla mafia nel dicembre del 2015 usufruendo dell’indulto di un anno.
Cuffaro intanto è pronto a tornare all’Assemblea regionale siciliana come relatore del convegno “Oltre le sbarre. Uno sguardo ai diritti e alle tutele dei figli dei detenuti”, organizzato dal deputato regionale dell’Udc, Vincenzo Figuccia. Nella passata legislatura l’allora presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, negò all’ex governatore, che ha scontato in carcere una condanna definitiva per favoreggiamento alla mafia, di partecipare a un convegno sempre sul tema delle carceri nel luglio di due anni fa; il caso sollevò polemiche. Polemiche che non mancano nemmeno adesso, con il Movimento 5 stelle all’attacco del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.
“Non ci sono parole. Il ritorno di Cuffaro all’Ars è di una vergogna assoluta. Anzi, una porcata. E che sa pure di beffa: non solo viene srotolato il tappeto rosso davanti ad un condannato per fatti di mafia, ma si lo fa pure nella sala dedicata a chi per mano della mafia ci ha rimesso la vita. Non c’è che dire, pensavamo di aver toccato il fondo con le ultime uscite di Micciché, ma evidentemente si vuole continuare a scavare”. Così il gruppo parlamentare del M5S all’Ars commenta la presenza come relatore di un convegno sulle carceri in programma a Palazzo dei Normanni, il prossimo 13 settembre, nella sala intitolata a Piersanti Mattarella, l’ex presidente della Regione assassinato dalla mafia il 6 gennaio del 1980.”Prosegue – aggiunge il M5S – la gestione fallimentare della presidenza Miccichè, che continua a guadagnarsi i titoli dei giornali per fatti negativi, mai per la produttività del Palazzo che è quasi nulla. In quanto ad inviti inopportuni, tra l’altro, Miccichè ha pure un fresco precedente, quello, del tutto fuori luogo, fatto a Mori e De Donno in occasione della proiezione del docufilm sul generale Mori”.