Agrigento, ecco il gruppo della Bolivia che vinto il Tempio d’Oro con musica e balli della cultura Yampara
Il gruppo della Bolivia che ha vinto oggi ad Agrigento il Tempio d’Oro assegnato nell’ambito della 74esima edizione del Mandorlo In Fiore, dal 2014 è iscritto nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
Pujllay e Ayarichi sono le principali forme musicali e coreografiche della cultura Yampara portate in scena in questi giorni anche ad Agrigento; si completano a vicenda e formano un tutt’uno: Pujllay legato alla stagione delle piogge e Ayarichi all’asciutto. Il pujllay viene eseguito principalmente da uomini, durante l’omonimo rituale che celebra il rinnovamento della vita e l’abbondanza di vita indotta dalle piogge. I suoni, le danze e i costumi evocano la “Tata Pujllay”, un’entità demoniaca e fruttuosa dall’energia sconfinata. Un gruppo di musicisti suona flauti e un clarinetto a corno. I ballerini, sontuosamente vestiti come Tata Pujllay, girano instancabilmente intorno ad un grande altare decorato con cibo.
Ayarichi viene ballato durante le feste dedicate a vari santi cattolici che governano l’ordine sociale e cosmico e influenzano la conservazione della vita. Il corpo di ballo è composto da quattro ballerini-musicisti maschi che suonano panpepipes e tamburi, e da due a quattro giovani ballerine. Le artigiane sono responsabili della tessitura dei costumi nei minimi dettagli. Ampie reti di comunità sono mobilitate per organizzare il rituale e fornire cibo e bevande abbondanti. La trasmissione di conoscenze musicali e coreografiche ai bambini avviene senza la partecipazione degli adulti, spesso attraverso giochi collettivi e osservazioni. Pujllay e Ayarichi creano unità tra le comunità Yampara come modo privilegiato per comunicare con la natura.
Foto da: grandangoloagrigento.it