Dl Crescita, Comitato creditori Cmc: ”Fare in fretta o falliamo”
Sono ore di trepidazione per le 120 imprese siciliane creditrici del gruppo Cmc di Ravenna e dei loro 2.500 dipendenti. L’impegno mantenuto di riavviare i cantieri sulla Palermo-Agrigento, sulla Agrigento-Caltanissetta e sulla metropolitana di Catania senza ricevere il saldo dei pregressi crediti per 60 milioni di euro, ha definitivamente prosciugato ogni riserva finanziaria e, non trovando banche disposte a concedere anticipi sui crediti, le imprese in questo mese non hanno potuto onorare le scadenze fiscali, molte di loro rischiano per questa ragione di non potere partecipare ad altre gare d’appalto e sono sul punto di portare i libri in tribunale. Attendono, quindi, con ansia che il Senato approvi entro questa settimana il Dl Crescita che contiene il Fondo Salva-imprese, al momento il loro unico salvagente. “In questi cinque mesi di dura vertenza – afferma il Comitato dei creditori – abbiamo ricevuto la massima attenzione e disponibilita’ a tutti i livelli istituzionali e politici”. Conclude Salvatore Giglio, del Direttivo del Comitato: “Facciamo appello a tutte le forze presenti in Senato affinche’ il Salva-imprese sia approvato all’unanimita’: sarebbe un meraviglioso segnale di solidarieta’, rispetto, responsabilita’, speranza e fiducia per migliaia di aziende e lavoratori che in Sicilia vogliono caparbiamente continuare a credere nello Stato”. (AGI)