Donna morta dopo intervento alla colecisti, indagati 26 medici degli ospedali di Agrigento e Canicattì
Ventisei medici di due ospedali della provincia di Agrigento sono indagati dalla Procura per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in seguito alla denuncia dei familiari di una donna di 69 anni di Canicatti’, morta dopo un’operazione alla colecisti. Il pubblico ministero, Chiara Bisso, ha iscritto come atto dovuto sul registro degli indagati i sanitari del Barone Lombardo di Canicatti’ e del San Giovanni di Dio che hanno avuto in cura la donna, deceduta lo scorso 12 marzo dopo essere stata in coma alcuni giorni in seguito all’intervento. I familiari, attraverso il proprio legale, l’avvocato Calogero Meli, hanno presentato un esposto chiedendo alla magistratura di fare luce sull’episodio. Il magistrato della Procura ha disposto l’autopsia che sara’ eseguita venerdi’. L’incarico sara’ conferito al medico legale Giuseppe Ragazzi, fin d’ora autorizzato a indicare uno specialista che lo affianchera’ nello svolgimento della consulenza.
La donna, come hanno riferito i familiari della denuncia, si era presentata il 21 gennaio al pronto soccorso dell’ospedale di Canicatti’ accusando dei forti dolori addominali. In quella circostanza le sarebbero stati diagnosticati dei calcoli alla cistifellea e fu dimessa dopo avere programmato l’intervento per l’ultimo giorno del mese. In realta’, dopo un paio di giorni, la donna torna in ospedale perche’ accusa – secondo la ricostruzione dei fatti – nuovi dolori. Questa volta viene ricoverata e sottoposta ad accertamenti. La Tac, secondo quanto denunciato dalla paziente, fu svolta solo dopo quattro giorni. Infine, completati altri accertamenti, si procede con l’intervento. Nei giorni successivi il figlio della donna si sarebbe accorto di una perdita ematica. La paziente, quindi, viene trasferita all’ospedale San Giovanni di Dio. Ci si accorge di un improvvise complicazioni che rendono necessario un secondo intervento, dal quale la donna non si e’ mai ripresa. Dopo alcuni giorni di coma, la sessantanovenne e’ morta. (AGI)