27 Luglio 2024
ItaliaSalute

Covid: emergenza posti letto in reparti, sature 19 Regioni

Gli ospedali sono prossimi al collasso ed e’ totale emergenza per i posti letto nei reparti ospedalieri internistici (Pneumologia, Medicina interna e Malattie infettive). Dal confronto, regione per regione, dei posti letto nel 2018 e quelli attivati nel 2020 con l’attuale numero dei ricoveri Covid-19, emerge infatti “un quadro drammatico”: il Piemonte e’ saturo al 191%, la Valle d’Aosta al 229% e la Lombardia al 129%. Solo Molise e FVG sono sotto la soglia di occupazione del 40% (34%). Sono in allarme 19 Regioni. La denuncia arriva dall’Anaao-Assomed, maggiore sindacato dei medici ospedalieri, che rileva “differenze sostanziali di efficienza del servizio sanitario tra le diverse regioni”. Una parte, e’ l’analisi del sindacato, aveva gia’, nel 2018, una carente disponibilita’ di posti letto internistici rapportato alla popolazione. Alcune regioni del Sud avevano carenze molto gravi sin da allora. La pandemia ha acuito ancora di piu’ le differenze tra regioni virtuose e regioni con un servizio sanitario non all’altezza del Paese.

Alcune regioni, “nonostante i posti letto falcidiati da piani di rientro per i deficit di bilancio – afferma l’Anaao – sono state capaci di aumentare la loro potenza di risposta alla pandemia, a discapito probabilmente delle attivita’ di altre branche specialistiche, che si sono viste depauperare i letti e hanno dovuto dunque fermare tutte le attivita’ programmate, con gravi ripercussioni sulla salute pubblica”. La situazione, rileva l’Anaao, e’ grave pressoche’ ovunque, con livelli di saturazione dei posti letto che raggiungono nella Provincia autonoma Bolzano il 129%, in Liguria il 118%, in Lazio il 91%, in Campania l’87%, nella Provincia autonoma di Trento l’82%, in Abruzzo il 77%, in Sicilia il 73%, in Puglia il 71%, in Emilia Romagna il 66%, in Toscana il 66%, in Veneto il 64%, in Umbria il 60%, in Calabria il 54%, in Basilicata il 52%, nelle Marche il 49% e in Sardegna il 44%. “Si parla spesso delle terapie intensive, ma ci si dimentica che i posti letto internistici assorbono la maggior parte dei ricoveri Covid. Le Regioni li stanno ora aumentando – afferma il segretario Anaao, Carlo Palermo -, ma il personale e’ sempre lo stesso e non puo’ reggere a tale carico, se si pensa che tra il 2009 e il 2018 il numero di medici specialisti operanti nel SSN e’ calato di 6.225 unita’”.

Inoltre, “i posti letto Covid che si aggiungono sono in realta’ sottratti ad altri reparti ed ai malati no-Covid. Come si fa a dire che la situazione non e’ critica, quando gia’ stiamo espellendo dalle cure tantissimi malati con altre patologie?”. Cosi’, avverte Palermo, stiamo preparando il terreno ad una “epidemia nascosta di malati no-Covid, che presto ci presentera’ un conto pesantissimo in termini di peggioramento delle prognosi e incremento della mortalita’. Servono subito ingenti investimenti economici”. Insomma, “si puo’ parlare a lungo di indice Rt e non se ne vuole screditare l’importanza, ma se i posti letto standard di una regione sono occupati solo da pazienti Covid – rileva – e’ necessario prendere decisioni politiche anche dolorose, per non piangere successivamente migliaia di morti”. Un allarme rilanciato anche dal presidente della Federazione dei medici internisti (Fadoi), Dario Manfellotto: “Gli ospedali sono ormai prossimi al collasso a causa della carenza di personale sanitario e del gran numero di pazienti Covid, ed e’ chiaro che una probabile conseguenza sara’ la crescente difficolta’ a ricoverare e garantire gli standard qualitativi di cura per i malati no-Covid”. Il problema dei posti letto resta dunque prioritario. Intanto, in Sicilia Infuriano le polemiche dopo le chat audio rivelate dal quotidiano La Sicilia del dirigente del dipartimento pianificazione strategica della Regione, Mario La Rocca: il 4 novembre La Rocca ha inviato a manager ospedalieri e direttori Asp messaggi sul numero dei posti letto in terapia intensiva, per evitare che la Sicilia diventasse zona rossa. Il ministero della Salute ha disposto l’invio dei Nas e di personale tecnico per fare luce sulla vicenda. (ANSA)