Ragazza accoltellata a Catania, fermata un’amica: ”Abbiamo litigato e ho reagito”
Svolta nell’inchiesta sulla morte di Ylenia Bonavera, la ragazza messinese deceduta due notti fa Catania in circostanze poco chiare. La procura ha fermato una donna e ha confessato di avere sferrato la coltellata per la quale la giovane e’ finita al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, nel quale e’ morta subito dopo il ricovero. L’indagine della Squadra mobile di Catania sul fatto di sangue, documentato da molti video che hanno ripreso le fasi della concitata lite, si e’ concentrata presto su Daniela, che ha 34 anni e una lunga amicizia con Ylenia e forse non solo quella; lei si e’ costituita, presentandosi assieme al suo legale, l’avvocato Giovanni Chiara, e ha ammesso di avere sferrato il colpo di coltello che ha colpito la vittima alla clavicola. “Non volevo che facesse abuso di crack, non volevo che continuasse a drogarsi. Abbiamo avuto l’ennesima discussione, lei mi ha aggredito e io ho reagito…”, sono state le parole pronunciate dinanzi ai magistrati Fabrizio Aliotta e Michela Maresca. Al termine dell’interrogatorio e’ stata rinchiusa in carcere di piazza Lanza in attesa della convalida dell’arresto da parte del gip. A far propendere per il fermo e’ stata la valutazione del medico legale Cristoforo Pomara che a un primo esame sommario compiuto sul corpo senza vita di Ylenia ha detto che la ferita e’ piu’ grave di quello che si era ipotizzato al momento del ricovero. Questa lesione potrebbe essere stata la concausa della morte di Ylenia in quanto la giovane era sotto effetto di alcol e soprattutto e’ risultata positiva alla cocaina. (AGI)