Violenza sulle donne, corte d’Appello di Palermo: ”Con codice rosso giustizia più veloce”
Una risposta giudiziaria più completa, incisiva e veloce. E’ questo il principale effetto che l’entrata in vigore del cosiddetto ‘codice rosso’ (9 agosto 2019) ha avuto sui procedimenti riguardanti i maltrattamenti in famiglia e la violenza di genere. Secondo il presidente del Tribunale di Agrigento, come si legge nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del presidente della Corte d’Appello di Palermo Matteo Frasca, “in questi primi mesi le ricadute più importanti e temporalmente significative si sono riscontrate, ovviamente, nella fase delle indagini preliminari e solo in un prossimo futuro si potranno vedere gli effetti in sede dibattimentale”. Fra i dati del distretto della Corte di Appello di Palermo, spicca quello del tribunale di Trapani dove, al 30 giugno 2020, sono stati iscritti 367 fascicoli per reati da ‘codice rosso’. L’elevato numero di procedimenti da trattare ha indotto il procuratore della Repubblica di Trapani ad aumentare il numero dei sostituti procuratori appartenenti al gruppo di lavoro ‘fasce deboli’ da 5 a 6 unità. Anche la procura di Palermo ha avviato una riorganizzazione del dipartimento ‘Fasce deboli’ per garantire “la trattazione prioritaria” di questi procedimenti e la tempestiva adozione di misure cautelari urgenti a tutela dell’incolumità delle vittime. A tal fine è stato istituito un turno ‘codici rossi’ tra i magistrati del Dipartimento, prevedendo giornalmente l’assegnazione dei fascicoli a due diversi sostituti il cui compito è di prendere immediatamente in carico le attività di indagine e attivarsi per garantire l’immediata tutela delle vittime. Nel periodo in esame sono state avanzate 267 richieste cautelari, delle quali 249 accolte, 14 rigettate e 4 non ancora esitate. (Adnkronos)