Nuova missiva e nuovo appello alla politica romana dell’associazione per l’istituzione delle Zone franche montane Sicilia ai vertici istituzionali e alle autorita’ nazionali che hanno ricevuto e ascoltato la delegazione dei sindaci e comitato intervenuti a Roma nella grande adunanza del 6 maggio, dopo l’approvazione da parte dell’Ars dell’ordine del giorno, che identifica la copertura finanziaria necessaria, nelle risorse provenienti dal gettito dell’Iva all’importazione, approvato nella seduta dell’11 maggio e firmato da tutti i capigruppo del Parlamento siciliano. “Il governo regionale ha espresso ‘parere favorevole’ all’ordine del giorno che impegna il presidente della Regione siciliana a porre in essere tutte le interlocuzioni istituzionali opportune – si legge nella lettera inviata, tra gli altri, alle ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini -,affinche’ la Commissione paritetica (composta da quattro membri in rappresentanza dello Stato e della Regione) adotti provvedimenti idonei a trovare adeguata copertura finanziaria a sostegno delle disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane anche destinando, in via prioritaria, a quest’ultime le risorse provenienti dal gettito dell’Iva all’importazione”. “Adesso la copertura finanziaria e’ stata individuata – commenta il presidente dell’Associazione Zfm Sicilia, Vincenzo Lapunzina -. A questo punto, l’unica cosa che resta da fare e’ dire si’ o no. Le ‘Terre alte’ sono allo stremo, hanno bisogno di risposte immediate. Le Zfm possono essere una leva per una complessiva ripresa della Regione siciliana e dovrebbero essere motivo di unione e non di divisione, chi non lo comprende e’ nemico della Sicilia e, soprattutto, delle comunita’ che amministra”. (ANSA)