Anziano strangolato e ucciso a Palma di Montechiaro, giudizio immediato per badante
Giudizio immediato per la badante romena Dana Mihaela Nicoleta Chita, 26 anni, fermata lo scorso 20 novembre con l’accusa di avere rapinato e ucciso Michelangelo Marchese, 89 anni, la notte tra l’11 e il 12 luglio scorsi, a Palma. La donna avrebbe agito con altri complici non identificati. Lo ha disposto il gip Francesco Provenzano, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Chiara Bisso secondo cui la prova e’ “evidente” e, quindi, si puo’ saltare l’udienza preliminare. Il processo, davanti alla Corte d’assise di Agrigento e’ stato fissato per l’8 luglio. La difesa della donna, alla quale vengono contestati i reati di omicidio aggravato e rapina, affidata all’avvocato Angelo Asaro, non avra’ la possibilita’ di chiedere il giudizio abbreviato essendo stato abolito questo percorso processuale per i reati puniti con la pena dell’ergastolo.
I familiari della vittima, invece, si costituiranno parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Fabio Cacciatore. Le indagini dei carabinieri, che proseguono per individuare i complici, sono arrivati a una svolta sei mesi fa. Le prime testimonianze raccolte parlavano di una donna di corporatura esile e dai capelli mori che negli ultimi giorni frequentava la casa dell’anziano. Secondo le indagini, la rumena era dal giorno precedente la badante dell’anziano e prima di ucciderlo lo avrebbe rapinato, portando via i soldi e la macchina. La svolta alle indagini e’ avvenuta pochi giorni prima del fermo con il ritrovamento del veicolo appartenuto alla vittima. L’auto era in possesso di un pregiudicato di Canicatti’ il quale, interrogato dagli inquirenti, ha rivelato che la donna, dopo l’omicidio, lo avrebbe contattato per consegnargli il mezzo chiedendogli anche di portarlo a un autodemolitore, ma lui si e’ tenuto l’auto. (AGI)