Girgenti Acque, il commissario Venuti lancia l’allarme: ”Gestione del servizio pubblico pregiudicata”

“Lo scrivente pur avendo condotto il compito affidato dalla prefettura di Agrigento nell’unica prospettiva dell’obbligatoria erogazione del servizio pubblico essenziale e dell’interesse dei cittadini, riconoscendo l’obbligo inderogabile di ottemperare alle disposizioni del tribunale fallimentare, deve rappresentare la certezza che la gestione del servizio pubblico sembra pregiudicata, e ciò può produrre gravi e immediati danni ai cittadini e alle imprese, all’Ati, ai dipendenti, al patrimonio dei Comuni, con refluenze sulla salute pubblica, sull’ambiente e sull’ordine pubblico”.

Lo scrive il commissario di Girgenti acque Gervasio Venuti  dopo la decisione del Tribunale fallimentare che impone alla società che gestisce il servizio idrico nell’Agrigentino alcune prescrizioni tra cui l’esborso di oltre 7milioni per pagare debiti pregressi mentre in cassa si dispone di poco più di 900mila euro. Decisioni che per il commissario “presentano immediatamente profili di incompatibilità con la continuità del servizio pubblico essenziale”.

Venuti resta “in attesa di ogni eventuale urgente determinazione finalizzata ad affrontare i problemi rappresentanti, dovendo fare presente che nelle attuali condizioni non potrò proseguire l’incarico ricevuto e non potrò assumere le responsabilità a tutti i livelli derivanti dalla materiale impossibilità di condurre con regolarità la gestione commissariale del servizio idrico integrato”.