Salute, biosensore virtuale per migliorare qualità della vita dei pazienti al Policlinico di Catania
Un sistema tecnologicamente all’avanguardia in grado di fornire elevati standard assistenziali ai pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere. A realizzarlo – nell’ambito del progetto “Mediwarn”, finanziato tramite il Programma Interreg V-A Italia-Malta – un partenariato composto dagli atenei di Catania e di Malta e dall’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico di Catania. “Grazie al biosensore virtuale è possibile aumentare la qualità della vita dei pazienti nelle strutture ospedaliere e, al tempo stesso, è stato possibile creare anche nuove opportunità occupazionali nel settore della ricerca dei dispositivi elettromedicali”, ha spiegato il professore Rosario Sinatra, docente dell’Università di Catania e responsabile scientifico del progetto nel corso del meeting finale, che si è tenuto ad Aci Castello. Nell’ambito del progetto sono state acquistate 23 unità di monitoraggio di ultimissima generazione: 12 monitor per l’Ospedale “San Marco” di Catania, 10 per l’Ospedale Mater Dei di Malta e un monitor per la sede dell’Università di Catania al fine di effettuare i test di laboratorio.
“I sensori acquistati tramite il progetto Mediwarn sono stati utilizzati all’interno dell’Unità operativa di Malattie Infettive dell’ospedale “San Marco” di Catania dove i pazienti infetti e sintomatici per malattia virale Covid erano isolati in stanze a pressione negativa e quindi con accesso limitato da parte del personale infermieristico”, ha spiegato Arturo Montineri, direttore del reparto Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico “Rodolico-San Marco” di Catania. “L’elaborazione col sistema NEWS da parte del sensore dell’indice di gravità dei parametri vitali forniti permette di intercettarne il deterioramento precocemente consentendo al Sistema di gestione dell’emergenza intra-ospedaliero di attivarsi su una pre-valutazione oggettiva”, hanno aggiunto Vincenzo Scuderi e Salvo Nicosia dell’Azienda ospedaliera-universitaria Policlinico “Rodolico – San Marco” di Catania. Stephen Sciberras e Petramay Attard Cortis dell’University of Malta, invece, sono intervenuti mostrando diversi casi studio analizzati durante le fasi sperimentali di monitoraggio dei pazienti nell’ospedale Mater Dei di Malta. (ITALPRESS)