Tumori al seno, 100 donne ambasciatrici della prevenzione in Sicilia
Cento donne coraggiose protagoniste della lotta contro i tumori al seno e ambasciatrici del prezioso messaggio legato alla prevenzione che oggi può salvare la vita grazie a diagnosi precoce, medicina sempre più personalizzata e ricerca genetica. Torna il festival di Humanitas “Sorrisi in rosa” (www.sorrisinrosa.it): ottobre è il mese dedicato alla senologia e dall’Istituto Clinico catanese parte l’iniziativa promossa dall’associazione di pazienti “Il filo della vita” che mette in primo piano chi ha affrontato il duro percorso oncologico. Una mostra fotografico-narrativa di supporto e sensibilizzazione sull’importanza degli screening e dei controlli periodici, curata dalla fotografa Luisa Morniroli e dalla scrittrice Cristina Barberis Negra: volti avvolti nelle iconiche sciarpe rosa, simbolo di vicinanza e rete, con comune denominatore la forza e la voglia di rinascita con le loro emozionati storie.
Testimonial del progetto la giornalista Diletta Leotta: “Spero che la mia voce possa essere un significativo monito – ha detto la conduttrice televisiva, ospite di Fondazione Humanitas per la Ricerca e di Rinascente Catania – anche per le tante ragazze giovani che vanno educate e sensibilizzate nei confronti della prevenzione oncologica”. Alla conferenza di presentazione, nel salone Beauty della Rinascente e all’inaugurazione della mostra, nell’auditorium dell’ospedale a Misterbianco, hanno partecipato numerosi esperti per raccontare un futuro fatto di speranza grazie al lavoro dei ricercatori impegnati nel migliorare i metodi di diagnosi e cura delle patologie femminili. Al Sud solo il 60% delle donne aderisce alle campagne di screening mentre al Nord l’80%: “In Sicilia dobbiamo ancora raggiungere un livello ottimale per quanto riguarda le visite e le mammografie, cioè la prevenzione secondaria – ha spiegato Francesco Caruso, direttore Dipartimento Oncologico e responsabile Breast Unit dell’Humanitas catanese – è ormai risaputo che la diagnosi precoce consente una sopravvivenza dell’80%”.
“Con circa 60mila nuovi casi all’anno, il tumore della mammella si conferma la neoplasia più frequente a tutte le età; dunque vogliamo sensibilizzare le giovani a partire dai 30 anni a sottoporsi a una visita senologica annuale e ad un’ecografia mammaria indipendentemente dalla familiarità”, ha aggiunto. Nel 2020 oltre 3300 le donne ricoverate in Sicilia con necessità d’intervento: “L’Humanitas catanese è front runner nella nostra Regione per quanto riguarda il cancro alla mammella perché trattiamo il numero maggiore di casi – ha dichiarato Alessandro Repici, direttore scientifico dell’istituto clinico – siamo impegnati in attività di ricerca ad alto impatto tecnologico, in collaborazione con centri nazionali e internazionali. Ad esempio, abbiamo condotto i primi studi di Molecular Pathology e Precision Medicine sull’isola e attuato percorsi terapeutici fortemente innovativi, già sperimentati con successo in Usa. Il tumore al seno è molto complicato, ha una trasformazione di cellule tumorali difficile e veloce, dunque serve una medicina personalizzata. Non curiamo le persone allo stesso modo, analizziamo le caratteristiche genetiche di ogni donna e la tipologia di cancro”.
Sul fronte pazienti la delicata missione dell’associazione “Il filo della vita”, presieduta da Enza Marchica: “Purtroppo i numeri registrati nel Meridione indicano che la strada è ancora lunga, quindi iniziative come Sorrisi in Rosa diventano momenti fondamentali per raggiungere più donne e comunicare all’universo femminile l’importanza della prevenzione, dell’azione tempestiva e dell’ascolto del corpo”. Sorrisi in Rosa 2022 ha il patrocinio di aBRCAdaBRA, Amiche per Mano, Europa Donna, Il filo della vita, LILT Milano e Bergamo, Mettiamoci le tette, Fondazione ONDA, Pink Amazon e WALCE”. Allo svelamento della mostra in ospedale anche Salvo Filetti, founder e creative director di Compagnia della Bellezza, per accendere i riflettori sull’ultimo miglio della cura: la percezione del proprio corpo e della propria immagine cambiata dalle terapie, un tema molto sentito da chi viene colpito da questa grave patologia. (ITALPRESS)