29 Settembre 2023
Agrigento e ProvinciaCronaca

Spaccio, abusi e violenze comunità disabili a Favara: 14 verso processo

Spaccio di droga, maltrattamenti e violenza sessuale in una comunita’ di Favara: il pubblico ministero Paola Vetro e il procuratore facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella, hanno fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di quattordici indagati fra responsabili, operatori e persone riconducibili alla struttura che avrebbe dovuto occuparsi dell’assistenza dei disabili. Lo scorso 18 ottobre i carabinieri, che hanno svolto l’indagine sul campo, hanno eseguito un’ordinanza cautelare firmata dal gip Stefano Zammuto. La custodia cautelare in carcere era stata disposta per Chyarl Bennardo, 40 anni, e Carmelo Cusumano, 52 anni, entrambi di Favara. Obbligo di dimora per Luigi Emanuele Capraro, 24 anni, di Agrigento e Gaetano Lombardo, 47 anni, di Favara. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Giuseppe Papia, 64 anni, pure lui di Favara. Divieto di dimora in provincia di Agrigento per Paolo Graccione, 45 anni, e Fiorella Bennardo, 43 anni; entrambi di Favara. Nell’elenco degli indagati, nei cui confronti si profila la richiesta di rinvio a giudizio, ci sono altre sette persone: Gaetano Gramaglia, 33 anni; Carmelo Nicotra, 38 anni; Antonio Emanuele Gramaglia, 29 anni, Salvatore D’Oro, 50 anni; Antonio Presti, 37 anni; Giovanni Colantoni, 27 anni; Calogero Rizzo, 36 anni, tutti di Favara. L’inchiesta avrebbe accertato un giro di spaccio di droga all’interno della comunita’ Oasi dove alcuni ospiti erano ricoverati per problemi legati all’alcolismo o al consumo di sostanze stupefacenti. Ma non solo: l’indagine ha accertato alcuni episodi di abusi e ricatti sessuali. Le ipotesi di reato di maltrattamenti – alcuni dei quali anche piuttosto gravi con i disabili che, secondo l’accusa, sarebbero stati picchiati e umiliati, sono stati esclusi dal gip che ha ritenuto non solido il quadro indiziario ma la procura insiste e si appresta a mandarli a processo anche per questo reato. (AGI)