Antimafia a Favara, prefetto: dilagano droga e armi
“Abbiamo delineato la situazione della provincia, con luci e purtroppo molte ombre. L’Agrigentino è caratterizzato ancora, nonostante tanti successi delle forze dell’ordine e della magistratura in operazioni anche recenti, da un tessuto sociale fortemente condizionato dalla presenza di organizzazioni criminali. E’ stato posto in evidenza il fatto che la criminalità organizzata si è affinata molto e che la comunità sia poco incline a reagire di fronte a certi fenomeni che minano anche lo sviluppo economico che tarda a venire. I temi sono stati tanti perché la provincia è complessa e purtroppo ci induce a fare riflessioni su spaccio di stupefacenti e consumo che riguarda tanti giovani, ma anche la presenza di tantissime armi”. Lo ha spiegato, a margine dell‘incontro con la commissione regionale antimafia, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. “Non si poteva non are un cenno al tema dell’immigrazione che però non ha elementi che possono far pensare a connivenze con la criminalità organizzata locale. E’ un fenomeno di cui questa provincia soffre, ma non ci sono connivenze – ha aggiunto – . Qui ci vorrebbe un grande patto sociale, fra istituzioni, cittadini ed enti intermedi in nome del bene comune e della sicurezza partecipata che non è un miraggio. Quando parlo di ‘patti per la sicurezza’ o protocolli per i controlli di vicinato, serve la collaborazione di tutti. Lo Stato c’è, è presente. Però è anche vero che le denunce sono pochissime, anche per le cose più banali come le risse in centro storico ad Agrigento. Ci vorrebbe un sussulto d’orgoglio”. (ANSA)