4 Luglio 2024
Agrigento e ProvinciaCronaca

Giornalisti aggrediti e tensione a Lampedusa, vertice

Le aggressioni alla stampa, “oltre a essere atti criminali sembrano strumentalizzazioni di chi evidentemente non gradisce la soluzione dei problemi”. Lo sottolineano dalla prefettura di Agrigento dopo le aggressioni ai giornalisti che documentavano gli sbarchi e i fatti a Lampedusa. I primi accertamenti sull’isola evidenziano, viene detto, “che si tratta di comportamenti delinquenziali di pochi individui. Mossi, probabilmente, da intenti perturbatori”. Domani si terra’ in prefettura, viene annunciato, una riunione di coordinamento con la questura e le forze di polizia per l’esame della situazione a Lampedusa. La prefettura di Agrigento sottolinea ancora: “Il governo sta lavorando assiduamente per ridurre la pressione migratoria su Lampedusa e, in ogni caso, garantisce continui trasporti verso la terraferma alleggerendo l’hotspot ogni qual volta questo si riempia. E stiamo lavorando per liberare il Comune di Lampedusa da qualsiasi peso relativo alla gestione dell’hotspot. La situazione e’ gia’ migliorata notevolmente e molto ancora migliorera’”.

Ma di “tensione” che “sale”, ha parlato l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, riferendosi anche ai due cartelli di legno con scritte inquietanti e le foto del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sono stati affissi nei pressi di molo Favarolo, e successivamente rimossi dai carabinieri. Da giorni sull’isola “si respira aria di insofferenza nei confronti delle forze dell’ordine, del governo e dei giornalisti”. E’ in questo contesto che il giornalista Rai del Tg1 Lorenzo Santorelli e due tecnici “sono stati vittime di pesanti minacce culminate nel danneggiamento delle attrezzature tecniche, che consentono il collegamento satellitare, danneggiamento che ha di fatto causato l’interruzione della diretta. Il giornalista e gli operatori sono stati accusati da alcuni giovani lampedusani di parlare sempre di immigrazione pregiudicando il turismo e determinando una “militarizzazione” dell’isola. Minacciate anche due troupe di Mediaset, accorse in difesa dei colleghi della Rai. E poche ore dopo sono stati aggrediti anche un giornalista di Italpress e un operatore di Mediaset. “Violenze inaccettabili”, secondo l’Ordine dei giornalisti Sicilia, che oltre a stigmatizzare l’accaduto, esprime solidarieta’ ai colleghi ricordando che, “anche in questo caso, il diritto di cronaca – piaccia o meno – e’ sancito dall’articolo 21 della Costituzione”. “Chiediamo al prefetto e al questore di Agrigento di attivarsi immediatamente affinche’ sia assicurato l’esercizio del diritto d’informazione”, e’ l’appello di Assostampa Sicilia. (AGI)