3 Luglio 2024
Agrigento e ProvinciaPolitica

Il governo assicura: cifre migranti preoccupano ma calano

Gli arrivi via mare sono raddoppiati, ma il trend è in diminuzione. Il governo fa il punto sull’emergenza migranti e, al termine del Consiglio dei ministri e di una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza, tenta di fare chiarezza sulle cifre. “C’è un dato innegabile sui migranti: dall’inizio dell’anno al 28 agosto si è registrato un aumento del 103% degli arrivi via mare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, secondo il quale “i numeri vanno letti” e “la lettura dei numeri che – sottolinea – sono oggettivamente preoccupanti non può però non far vedere la dinamica degli arrivi stessi che ha conosciuto un picco nel mese di maggio e poi un abbassamento. In particolare la Tunisia a maggio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha registrato +1008%, oggi +386%, in Libia era +167%, ora +13%”.

Dati che secondo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, fanno ben sperare: “abbiamo avuto nel corso dell’anno un incremento del 329% degli arrivi, dato che si è abbassato al 103%: questo segnala che si registra un calo della curva di crescita e questo ci incoraggia. In particolare, la collaborazione con la Tunisia ha bloccato a terra 43mila persone +171% rispetto all’anno scorso: il lavoro che ha fatto la Tunisia è importante”, spiega il titolare del Viminale annunciando che “ci sarà un confronto permanente col governo (il riferimento è appunto alle riunioni del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, che da oggi saranno costanti – ndr) e proseguiremo su questa strada anche se i numeri sono ancora molto importanti anche riguardo all’accoglienza”. Proprio quest’ultimo fronte “sta reggendo” anche grazie alla “collaborazione che i territori stanno dando non senza difficoltà di cui – precisa – ci stiamo facendo carico e ci faremo carico in maniera crescente”. L’estate da record per gli sbarchi ha intanto avuto un nuovo picco: lo scorso 26 agosto, quando si verificarono 55 approdi, si sono registrati 3.042 arrivi, il numero più alto nel 2023 (nello stesso periodo dello scorso anno erano stati 443).

Lampedusa, che nelle scorse ore aveva registrato oltre 4.300 presenze, resta sovraffollata nonostante i trasferimenti siano senza sosta. A dimostrarlo sono gli altri 818 migranti presenti nell’area sbarchi e pre-identificazioni a Porto Empedocle, ad Agrigento. Al porto di Napoli sono invece sbarcati dalla nave Ocean Viking 254 migranti, tra cui 37 minori non accompagnati. Dopo l’allarme lanciato dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani già diversi giorni fa, l’ultimo avvertimento arriva dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “È inutile negarlo, la situazione è molto complicata sicuramente anche qui. Torino sta dando una mano a questo tipo di politica, ma è chiaro che nel lungo periodo non è sostenibile. È un tema – dice – su cui occorre aprire un confronto diretto con il governo anche perché con i prefetti, che fanno un grandissimo lavoro, il rapporto è di collaborazione, ma nel tempo non può durare. Bisogna immaginare percorsi diversi”. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha intanto assicurato il sindaco di Trieste, annunciando che verranno portati via 200 migranti dalla città. Anche il governatore del Friuli e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, dice la sua sull’emergenza: “Gli hotspot sono una toppa, non una soluzione. Però preferisco un hotspot, che almeno allontani le persone dal territorio, rispetto all’accoglienza diffusa”.

Per quanto riguarda l’accoglienza, la Lombardia è la regione in cui si registra una maggiore presenza di migranti, seguita da Emilia Romagna, Sicilia (sui cui pesano anche le presenze negli hotspot), Piemonte, Lazio e Campania, Toscana, Veneto e Puglia: è quanto emerge dai dati statistici forniti a cadenza quindicinale dal governo, la cui ultima elaborazione risale allo scorso 15 agosto. In Lombardia risultano 13.724 migranti presenti nei centri di accoglienza e 3.090 quelli nei centri Sai (Sistema accoglienza integrazione), per un totale di 16.814 e in Emilia Romagna, rispettivamente, 9.387 e 3.185, per un totale di 12.572. Superano le presenze di 10mila migranti nei propri territori anche Lazio e Campania. Al 31 luglio scorso la Sicilia risulta essere la regione con il maggiore numero di migranti nei centri Sai: 5.332. Complessivamente, il totale dei migranti accolti sul territorio a metà del mese era di 132.796, di cui 34.761 con il sistema Sai. Sul fronte politico il governo è già pronto a varare a settembre un decreto sicurezza con nuove misure per velocizzare il rimpatrio dei migranti irregolari responsabili di condotte violente o pericolose, forse fornendo anche più poteri a prefetti e questori nei provvedimenti. Si continueranno inoltre a realizzare altri Centri di permanenza per i rimpatri, oltre a ripristinare la piena funzionalità di quelli attuali. (ANSA)