4 Luglio 2024
Agrigento e ProvinciaCronaca

Migranti, prefetto di Agrigento: mediatori culturali essenziali per integrazione

“Quella del mediatore è una professione, anzi una missione a volte, che si pone oggi come centrale nella gestione del fenomeno migratorio. Infatti, non si tratta solo di tradurre da un’altra lingua, ma di entrare dentro il dettaglio della provenienza, nella storia di un popolo. Sono competenze che si maturano solo con grande cultura e con una specifica sensibilità e hanno lo scopo non solo di garantire piena integrazione, ma anche di tutelare la sicurezza e la dignità della persona”. A dirlo è stato il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, durante i suoi saluti istituzionali al convegno della Scuola di studi superiori ‘Agorà Mundi’, che promuove nella città dei templi ormai da alcuni anni il primo corso di laurea triennale L 12 per la formazione di mediatori culturali.

“Viviamo in una società che è multiculturale già nei fatti da molto tempo – ha sottolineato il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella -. In una realtà come questa servono professionisti che siano capaci di cucire strappi tra culture diverse e che siano capaci di far diventare le differenze culturali, religiose, etniche una ricchezza, portando avanti il dialogo. Credo che il mediatore diventerà una figura sempre più importante, non solo nel contrasto della criminalità o nella gestione dell’emergenza”. “In una società in cui esplodono conflitti, in un mondo che è sempre più in cammino, è indispensabile trovare figure capaci di lavorare nell’emergenza ma capaci di costruire ponti e processi di reale inclusione – ha detto la docente di Mediazione culturale, Paola Savona La Sala -. I nostri studenti, anche con esperienze pratiche in molte istituzioni e stage in altri paesi, apprendono la capacità di comprendere identità diverse, in una prospettiva in cui i muri non saranno l’obiettivo delle nuove comunità”. (Loc/Adnkronos)