2 Luglio 2024
ItaliaPolitica

Pensioni, Bombardieri (Uil): peggiorata la legge Fornero

 “Sulle pensioni il governo ha solo peggiorato la legge Fornero”, attacca il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. “Ai lavoratori – spiega in una intervista alla “Stampa” – bisogna dare certezze, mentre oggi nessuno e’ sicuro di cosa gli succedera’ quando andra’ in pensione. Cambiare le regole del gioco a scapito di chi si sta avvicinando all’eta’ della pensione e’ gravissimo, cosi’ come e’ molto grave intaccare diritti acquisiti”. Come, ad esempio, viene fatto col taglio delle aliquote contributive a danno di 700 mila lavoratori pubblici tra dipendenti comunali, infermieri e insegnanti delle scuole paritarie per fare cassa. “Perche’ – precisa il segretario – significa modificare le regole del gioco mentre la partita e’ in corso ed e’ contrario all’esigenza di dare stabilita’ al sistema”. Quanto alla eventuale impugnazione di una una norma del genere: “Vedremo come e’ scritta la legge e lo verificheremo. Ma dal punto di vista politico questo e’ un intervento molto grave, cosi’ come sono gravi le altre misure prese sulle pensioni. Per mesi abbiamo fatto incontri con la commissione che il ministro del Lavoro aveva istituito e ogni volta abbiamo spiegato quali erano le piattaforme unitarie: visti i risultati dobbiamo dire che non sono servite a nulla. Erano riunioni per prendere tempo”.

La Quota 103 che viene proposta adesso col ricalcolo contributivo, che la Lega sbandiera come un suo grande successo, non e’ meglio della Quota 104 presente nella prima versione della manovra: “Pessime entrambe. Quest’ultima versione, intervenendo sulle finestre d’uscita, comunque allunga i tempi. E poi anche li’ col passaggio al contributivo c’e’ una modifica delle aliquote. Un po’ come succede per Opzione donna, a sua volta peggiorata al di la’ dei proclami di voler sostenere le donne. Lo stesso vale per l’Ape sociale, che sanava uno degli errori contenuti nella legge Fornero che considerava tutti i lavoratori uguali, anche questa peggiorata”. Insomma, “non c’e’ stata alcuna valutazione delle nostre proposte. Ancora una volta non si prevede nulla sulla separazione tra previdenza ed assistenza: tutti parlano di un peso delle pensioni pari al 17 per cento del Pil, senza considerare che almeno 3 punti riguardano costi assistenziali e che pertanto quando si informa a Bruxelles andrebbero quanto meno indicati a parte. E poi non c’e’ nessuna risposta sulla flessibilita’ in uscita”. Quota 41 per tutti senza requisito di eta’ resta un obiettivo di legislatura, dicono dal governo: “Ma io valuto – conclude Bombardieri – le decisioni che il governo prende oggi e, ripeto, a nostro giudizio hanno solo peggiorato la Fornero”. (Nova)