AGRICOLTURA. Grave crisi nell’Agrigentino, sindaci in campo: appello a Berlusconi e a Napolitano
In una lettera inviata ai più alti esponenti istituzionali, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed al premier Berlusconi ed al prefetto di Agrigento, Umberto Postiglione, i sindaci dei comuni di Grotte, Racalmuto, Milena, Montedoro, Bompensiere, Castrofilippo, Naro, Canicattì, Camastra, Campobello di Licata, Ravanusa, Palma di Montechiaro, Licata, Favara, hanno espresso la propria preoccupazione per la crisi nel settore agricolo che non trova soluzioni immediate.
«Avendo partecipato agli incontri coni viticultori del territorio della Sicilia centro meridionale del nero d’Avola di alta collina – scrivono i sindaci – si sentono seriamente preoccupati per le conseguenze derivanti dalla crisi del settore.
Infatti, per l’annata agricola appena trascorsa le strutture di ammasso non hanno potuto assicurare prezzi in grado di coprire minimamente i costi di gestione determinando gravi sofferenze finanziare per le aziende. Dall’incontro con gli agricoltori si è potuto constatare un allarme sociale che preoccupa per le conseguenze di ordine pubblico che potrebbe generare. Infatti si sono ipotizzate azioni di lotta estreme che ognuno di noi deve contribuire ad evitare».
L’area interessata ha le adeguate capacità per uscire da questa crisi dopo una giusta politica organizzativa – formativa e di marketing.
Per evitare il depauperamento del patrimonio vitivinicolo esistente nel territorio gli amministratori comunali chiedono un intervento assolutamente urgente finalizzato all’integrazione del reddito delle aziende vitivinicole attraverso un aiuto di almeno due mila euro per ettaro per tutte le aziende catalogare nelle schede Agea del territorio ricadenti nel comprensorio della Sicilia centro meridionale del nero d’Avola di Alta Collina.
Chiesto inoltre il ripianamento delle passività pregresse ed in scadenza in un piano di ammortamento di 10 anni. Infine per discutere le problematiche è stato chiesto un incontro con l’assessore regionale all’agricoltura Michele Cimino. Intanto ieri a Canicattì si è svolto un incontro sul Kraking che sta interessando l’uva da tavola.
È stato fatto il punto della situazione per trasferire le istanze degli agricoltori al governo della regione per eventuali provvedimenti di supporto alla crisi, dovuta all’improvviso deperimento dell’uva, attraverso il riconoscimento dello stato di naturale.
Paolo Picone
Da: Giornale di Sicilia