3 Ottobre 2024
EconomiaItalia

Reddito di cittadinanza, partenza soft: niente code a poste e Caf, subito 50mila domande

Al via l’operazione Reddito di Cittadinanza. Sono stati risolti i problemi di accesso su alcuni gestori Spid per la presentazione della domanda di accesso al Reddito di Cittadinanza. Il sito – che in mattinata appena attivato, segnalava un errore per l’ingresso con l’ “identità telematica” di alcuni operatori – ha poi funzionato consentendo la presentazione delle domande con i codici di tutte e nove le società che forniscono lo Spid. Partenza soft nel primo giorno utile per la consegna della documentazione per richiedere il sussidio. Niente o poche code agli sportelli postali e ai caf, ma molto interesse, mentre con il codice Spid l’operazione è possibile anche sul portale apposito.

Caf, affluenza sostenuta ma nessun assalto – “Una prima giornata vissuta con la convinzione di aver fatto tutto il possibile per rendere agevole agli italiani il percorso che porta al Reddito di Cittadinanza”. Così in una nota Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, Coordinatori della Consulta Nazionale dei Caf. “Le macchine organizzative dei Centri di Assistenza Fiscale hanno aperto la stragrande parte dei propri uffici stamattina avendo preparato gli operatori a reggere l’impatto di migliaia di persone: in realtà l’uso degli appuntamenti, fissati già soprattutto per l’ISEE, ha fatto si che il temuto assalto non ci sia stato”.

Di Maio, nessun intoppo, online 6mila domande – “Oggi alle 14 Poste ha reso noto che nei loro uffici si sono recati 29.000 italiani per presentare le domande e 6.000 hanno inviato la richiesta online. Senza intoppi, senza file, senza caos. È avvenuto tutto regolarmente e in maniera ordinata. Per questo voglio ringraziare tutti quelli che da oggi hanno iniziato a prestare questo servizio ai cittadini”. Così su Fb il vicepremier Luigi Di Maio fa il punto sull’avvio del reddito di cittadinanza. “E’ andato tutto bene”, ha detto: “oggi abbiamo visto le facce di tante persone normali, prima invisibili”. La card potrà essere ritirata in posta dal 19 aprile. Ma intanto sono in arrivo anche i primi ricorsi da parte degli stranieri.

Cei, enorme rischio di cittadinanza parassitaria – “Tra i rischi” del Reddito di cittadinanza “vi è quello di attenuare la spinta a cercare lavoro o a convincere a rinunciare a offerte di lavoro che prevedano una retribuzione non distante da quanto previsto dal Reddito”. Lo affermano l’Ufficio Nazionale per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Cei e il Comitato Scientifico delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani in audizione alla Camera sul Decretone. “E’ enorme – aggiungono – il rischio di aumentare queste forme di cittadinanza non solo passiva ma anche parassitaria nei confronti dello stato”.

Conte, non è un provvedimento assistenziale – Il reddito di cittadinanza “non è un provvedimento assistenziale”. Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte parlando con i giornalisti a Belgrado. “Faremo in modo che non lo sia”, ha aggiunto.

Poste, alle 14 presentate 29mila richieste – “Alle ore 14.00 le richieste presentate presso gli uffici postali per il Reddito di cittadinanza sono pari a 29.147”. Lo comunica Poste italiane indicando anche che “il flusso dei cittadini richiedenti è stato costante e ordinato su tutto il territorio”.

Upb, a 1/4 beneficiari meno 1.000 euro l’anno – “Soltanto” il 5,5% dei percettori del reddito di cittadinanza avrà un beneficio superiore ai 6.000 euro l’anno, mentre un quarto dei beneficiari percepirà meno di mille euro. E’ il calcolo dell’Ufficio parlamentare di bilancio, costruito in base alla dichiarazioni Isee del 2017. La distribuzione, ha spiegato il consigliere Alberto Zanardi in audizione sul decretone alla Camera, “è schiacciata verso il basso”. (ANSA)