Sicilia: commissione Antimafia approva codice etico, ora parola all’Ars

E’ composto da 23 articoli il disegno di legge sul cosiddetto “codice etico” per i deputati dell’Ars approvato dalla commissione regionale Antimafia e presentato dal presidente Claudio Fava in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni. Un codice “unico” nel panorama dei codici di autoregolamentazione che, ha detto Fava, “dovrebbe garantire l’autonomia e l’indipendenza dei deputati regionali, la loro dedizione all’interesse pubblico e non alla collezione di interessi e privilegi privati”. “Tutto questo – ha aggiunto – attraverso un insieme di norme che sono molto cogenti. Ne’ letteratura, ne’ moral suasion. Divieti e obblighi la cui violazione comporta delle sanzioni che vanno dall’ammonimento fino alla richiesta di dimissioni del parlamentare dall’incarico istituzionale che ricopre: un atto politico molto forte”. “Credo che sia un segno di responsabilita’ di una politica che ha bisogno di produrre atti e fatti, norme e regole, divieti ed obblighi – ha evidenziato Fava – non soltanto la mozione dei sentimenti rispetto alla quale tutti siamo d’accordo”. Il codice dovra’ adesso passare al vaglio della Commissione regolamento e poi da quello dell’aula. Per Fava si tratta di “un contributo molto pratico e pragmatico per restituire responsabilita’ alla politica siciliana e credo sia importante che sia stato approvato il giorno prima che si ricordi la morte del giudice Giovanni Falcone perche’ da’ un contributo a un’idea puntuale efficace di una lotta alla mafia che deve essere basata sui fatti piuttosto che sulla proclamazione di concetti”. (ANSA)