Autonomia, Musumeci: Roma non ha vigilato su classe dirigente siciliana
“Lo Stato avrebbe dovuto vigilare sulla classe dirigente siciliana, ma non l’ha fatto perche’ c’era una tacita, o palese, intesa. I siciliani sono diventati eterni donatori di sangue fino all’anemia a favore della classe dirigente romana. Sangue di cui si e’ spesso fatto mercato nero. Lo Stato e’ venuto meno alla propria funzione”. Cosi’ il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo al Meeting di Rimini a un dibattito su regionalismo e l’autonomia differenziata. “Ci sono diseconomie legate alla geografia – aggiunge – e’ facile dialogare con i mercati europei partendo dalla linea gotica. Per un commerciante della Sicilia arrivare ai mercati europei significa affrontare duemila chilometri. Da noi la diseconomia e’ il sistema del credito. Non c’e’ piu’ una banca meridionale. Ci sono solo sportelli di banche del nord. Lo Statuto siciliano impone che le aziende che hanno lo stabilimento in Sicilia e la sede legale fuori paghino una quota in Sicilia. Roma non ha mai voluto e per questo motivo l’isola e’ in credito di almeno 6, 7 miliardi di euro nei confronti dello Stato”. “E’ una ingiustizia pensare che gli automobilisti siciliani paghino la benzina cinquanta centesimi in meno visto che nell’isola si producono milioni di barili di petrolio?”, chiede infine retoricamente. (AGI)