Accordo per gestione Scala dei Turchi, il sindaco: ”Siamo pronti anche a bloccare tutto”

“Se la gente vedrà di buon occhio questo accordo, lo concluderemo. Se, diversamente, dovessi trovare delle resistenze, siamo pronti anche a bloccare tutto”. Lo ha detto ieri il sindaco di Realmonte, Lillo Zicari, tornando sulle polemiche legate alla gestione della Scala dei Turchi. Il primo cittadino – che sta ancora valutando in che modo consultare i cittadini – spiega i dettagli della mediazione che prevede la cessione da parte del proprietario privato (il dottor Ferdinando Sciabbarrà) della nuda proprietà dell’area al Comune di Realmonte in cambio, per 70 anni, del 70% dei diritti di immagine sul brand “Scala dei Turchi”. Accordo che, qualora andasse in porto, chiuderebbe il contenzioso tra l’ente pubblico e il proprietario della scogliera bianca consentendo al Comune, a conclusione dei 70 anni, di acquisire la totalità del bene oltre ad avere diritto da subito agli incassi dell’eventuale sbigliettamento.

“E’ stato ed è intendimento di questa amministrazione comunale – ha dichiarato il sindaco – promuovere lo sviluppo locale autosostenibile che passi anche attraverso la valorizzazione della Scala dei Turchi, con la regolamentazione dell’accesso al sito in modo da tutelarne l’integrità per le generazioni future, per quella equità intergenerazionale richiamata esplicitamente nella definizione di sviluppo sostenibile. Perché ciò avvenga occorre, dunque, avene il pieno titolo giuridico, che è rappresentato dal diritto di proprietà. Oggi – ha precisato il sindaco – esiste una bozza di accordo che, che secondo le fasi endoprocedimentali, dovrà essere approvata dalla giunta e dal consiglio comunale, organi che ad oggi, non si sono ancora pronunciati, che ci permetterebbe di gestire il bene materiale della Scala dei Turchi secondo un efficace progetto di gestione e tutela con risvolti economici in termini di occupazione e di sviluppo del territorio. Firmeremo l’accordo – ha detto Zicari – solo se ci sarà piena adesione da parte dei cittadini. Mi confronterò con la giunta e con il consiglio comunale per capire quale sia la forma migliore per chiedere il parere della cittadinanza”.

Intanto, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, ha annunciato che, una volta chiuso il contenzioso, la Regione sarebbe disponibile a gestire l’area. “La priorità della Regione – ha detto Cordaro – resta la pubblica utilità di Scala dei Turchi. So che esiste un contenzioso in corso tra il Comune e il dottor Sciabbarà. Esiste una possibilità di una composizione bonaria tra i due soggetti. Ho interloquito con il sindaco Zicari il quale mi dice che da anni c’è questo contenzioso in corso. Nel momento che verrà chiuso, la Regione intanto interverrà con una interlocuzione ufficiale del comune. Poi – ha spiegato l’assessore – potremmo essere disponibili ad assumersene la gestione del sito”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il responsabile dell’associazione Mareamico di Agrigento Claudio Lombardo a cui il proprietario, nel 2016, aveva provato ad affidare la gestione dell’area prima che si aprisse il contenzioso con il Comune. “Molti dimenticano – ha scritto Lombardo su Facebook – che la Scala dei Turchi è privata e il dottor Sciabbarrà, avvalendosi del metodo della conciliazione, intendeva donarla al Comune di Realmonte a titolo gratuito e intendeva cedere pure il 30% del brand. Ma dopo tutte queste polemiche pensiamo che non se ne faccia più nulla. Se lo Stato o la Regione sono interessate al bene privato lo esproprino pagando il giusto al proprietario e poi gestiscano il sito nel miglior modo possibile, come è stato fatto per la Valle dei Templi. L’unica cosa che interessa a Mareamico – ha sottolineato – è che la Scala dei Turchi venga gestita e fruita in maniera corretta”.

Nella foto Miss Scala dei Turchi Sicilia Ovest-2019 Krizia Iannitto. Ph: Tiberio Cantafia