16 Settembre 2024
EconomiaPalermo e Provincia

Covid: in Sicilia bar e ristoranti respirano, “ma non basta”

Un bilancio tra luci e ombre nella prima domenica da zona gialla per le attivita’ commerciali in Sicilia. Dopo settimane di solo asporto, infatti, a beneficiare dell’allentamento delle restrizioni ieri sono stati soprattutto bar e ristoranti. Con strade affollate e file davanti ai locali nonostante il maltempo, ma non tutti ne hanno goduto allo stesso modo: “In realta’ noi riapriamo oggi – dice all’AGI – lo chef Gigi Mangia – il nuovo Dpcm ci ha colto di sorpresa perche’ noi utilizziamo soltanto prodotti freschissimi e con cosi’ poco preavviso non avremmo avuto granche’ da offrire”. Questa mattina, invece, le porte del locale in via Belmonte tornano a spalancarsi mentre rimane sempre possibile l’asporto su ordinazione: “Abbiamo cinque prenotazioni, non e’ un grande numero – riconosce – ma per un lunedi’ mattina e gia’ qualcosa, poi vedremo cosa accadra’”.

Di certo, questo valzer tra restrizioni e allentamenti delle misure, per lo chef Gigi Mangia non aiuta: “Secondo me e’ una grande stupidaggine, d’altra parte ieri siano diventati gialli e le strade di Palermo erano stracolme”. Una “follia”, come “limitare l’apertura fino alle 18 perche’ dalle 15 in poi i ristoranti non lavorano piu’. Eppure, sarebbe sufficiente consentire solo l’attivita’ di ristorazione fino alle 21 – aggiunge – anche perche’ in questo momento non c’e’ niente di piu’ pulito di un ristorante”. Bilancio piu’ positivo per i bar dove e’ possibile finalmente trattenersi per la colazione o per bere un caffe’: “Indubbiamente ieri c’era molta piu’ gente in giro rispetto agli altri giorni – racconta all’AGI Marco Milione nipote del titolare della storica pasticceria Magri’ che da un anno circa si e’ trasferita nella nuova sede di via Giuseppe Mazzini – adesso i clienti si siedono e possono consumare di piu’: e’ certamente un segnale di rinascita ma non basta. Dopo il primo ‘confinamento’ abbiamo lavorato grazie all’asporto, ma non e’ la stessa cosa. Anche noi abbiamo registrato una calo drastico delle entrate. La gente ha paura e’ preferisce rimanere a casa – conclude – magari con questo vaccino torneremo alla normalita’… chissa’”. Una domenica diversa dalle altre anche per il bar Stancampiano, in via Giovanni Campolo: “Sicuramente ieri c’e’ stato piu’ movimento pero’ oggi si ritorna alla normalita’ – afferma Marcella Stancampiano – in molti sono venuti perche’ di domenica c’era anche voglia di uscire, di stare in compagnia, ma con le scuole chiuse e lo smart working il lavoro non c’e’ a prescindere. Le persone preferiscono pranzare a casa, non sono invogliate a spendere. E con l’asporto e i domicili non copriamo le perdite, e quest’anno solo oltre l’80 per cento”. (AGI)