27 Luglio 2024
Agrigento e ProvinciaCultura & Società

”Volevi una vita che fosse vita”, poesia di Giuseppina Mira per la Giornata in ricordo delle vittime delle mafie

IN RICORDO DI CHI HA FATTO BATTERE IL SUO CUORE
PER LA GIUSTIZIA DANDO ALLA VITA I SUOI BATTITI
AFFINCHÉ SIA PER TUTTI PRIMAVERA E POESIA

VOLEVI UNA VITA CHE FOSSE VITA

Volevi una vita che fosse vita
e difendevi la giustizia
con il coraggio e la gioia di chi raccoglie
i frutti in cima all’albero.
Viaggiavi come l’aquilone
che felice nel cielo non teme di cadere
sulle pietre aguzze della vita.
Eri il sorriso di chi credeva in te.
Eri l’alba. Eri il giorno.
Eri luce d’amore
e come gemma di primavera
facevi fiorire la solitudine.
Volevi una vita con il profumo
delle corolle e dei petali di rose
una vita che facesse germogliare i sogni
di chi sperava in un domani migliore.
Volevi una vita che fosse vita
ma la squallida, assurda, feroce violenza
te l’ha strappata brutalmente.
Il tuo sonno è eterno come il nostro dolore
ma il tuo ricordo è dentro di noi.
Affonda le radici nell’amore.
Quell’amore che niente e nessuno
può fare precipitare nelle tenebre.
Quell’amore che sussulta, apre le ali
e in cerca della verità s’alza in volo.
Quell’amore che vince sulla violenza
e non fa impigliare
nelle insidie della ragnatela.
Volevi una vita con lo sguardo delle stelle
e oggi la tua anima pulsa di vita
nel palmo della mano del Cielo
nel palmo della mano di chi ti vuole bene
nel palmo della mano della Sicilia onesta.

Giuseppina Mira