15 Maggio 2024
Politica

I sindaci siciliani al Governo: ”Urgono provvedimenti che ci mettano in grado di chiudere i bilanci”

Sono stati oltre un centinaio i sindaci siciliani che, questa mattina, hanno preso parte alla manifestazione di protesta organizzata dall’Anci regionale a Roma per denunciare le gravi criticità finanziarie e organizzative degli enti locali siciliani. “Centinaia di sindaci siciliani non riescono a chiudere i bilanci del 2021 e sono venuti qui a Roma per chiedere al Parlamento nazionale di emanare provvedimenti che li mettano in grado di chiudere i bilanci entro i termini previsti – sono state le parole del presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando -. Questa condizione surreale deriva dalla mancata attuazione del federalismo fiscale e dalla speciale autonomia. Noi vogliamo rompere questo incantesimo e chiediamo ai governi nazionale e regionale di assumersi le loro responsabilità e di intervenire tempestivamente per risolvere i problemi che, da troppo tempo, intralciano le attività e la crescita degli enti locali dell’Isola.

Se non si riuscirà ad avviare un concreto cambiamento per uscire da questa situazione di stallo, in Sicilia avremo 250 comuni commissariati con a capo dei commissari che non saranno in grado, nemmeno loro, di chiudere i bilanci in assenza di elementi contabili. Infine, è bene sottolineare che le norme previste dalla legge di Stabilità nazionale – ha concluso Orlando – non risolvono in alcun modo le criticità oggetto della nostra manifestazione”. Orlando ha parlato a margine degli incontri con il ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, con il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, con il vice presidente della Camera, Fabio Rampelli, e con il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli.

In un documento, approvato dai primi cittadini dell’Isola, l‘Anci Sicilia ha esposto al governo nazionale le principali difficoltà che ostacolano la crescita economica dei territori e ha contestualmente avanzato specifiche richieste: la costituzione in Conferenza Stato Città e Autonomie locali di un tavolo permanente con Stato, Regione Siciliana e Anci Sicilia per affrontare le specifiche criticità degli enti locali dell’Isola come la stabilizzazione del personale negli enti in dissesto e in piano di riequilibrio; l’abbattimento del 50% degli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde); l’assunzione di figure professionali qualificate all’interno degli enti locali in deroga alle disposizioni vigenti; nell’ambito degli accordi fra Stato e Regione, ristoro per i Comuni siciliani dei mancati incassi dei crediti “frutto delle inefficienze del gestore regionale Riscossione Sicilia Spa”, anche in riferimento al processo di acquisizione da parte dell’Agenzia delle Entrate-riscossione; l’approvazione della norma di attuazione dello Statuto, già deliberata in Commissione paritetica, che prevede tra l’altro lo spostamento dei termini per l’approvazione dei Bilanci al 30 novembre. (Dire)