19 Maggio 2024
ItaliaPolitica

Pensioni, Anief: ”Ok a Quota 41 ma senza penalizzazioni”

Il governo sembra intenzionato a coinvolgere nell’azione legislativa sindacati e parti sociali: mercoledì prossimo è infatti previsto un primo confronto a palazzo Chigi con i rappresentanti dei lavoratori. Del resto, come ha sempre ricordato Anief, i tempi sono davvero molto ristretti e la legge di bilancio incombe. I finanziamenti per coprire il debito delle famiglie sul caro bollette saranno quelli più rilevanti, almeno per i tre quarti, ma vi sono anche altre manovre da attuare: tra queste c’è ‘Quota 41’, pari agli anni di versamenti di contributi, che sembrerebbe la risposta per evitare l’adozione in toto della Legge Monti-Fornero. “Può essere un punto di riferimento ma è ancora presto per poter dire in che modo e con quali condizionalità”, ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, al termine dell’incontro con le parti sociali, al quale hanno partecipato anche Cisal e Anief. “L’altro tassello sarebbe la proroga di Opzione donna. Dunque non è detto che ci possa essere in Legge di Bilancio una proroga di quota 102 con cui bypassare la legge Fornero ma il governo starebbe pensando dunque ad altre soluzioni e ‘Quota 41’ sarebbe una di queste”, spiega oggi la stampa specializzata.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF, “il Governo deve in un modo o nell’altro fare fede agli impegni presi con il mondo della scuola e suoi lavoratori. Si chiuda subito, certamente, il contratto 2019/21, spostando i 300 milioni circa del Mof sul rinnovo e poi si proceda all’approvazione di importanti risorse per il successivo che parte dal 2022. Non vi sono altre soluzioni. A costo di rivedere i profili professionali nel Ccnl 2022/24. Noi, dal canto nostro, domani invieremo i nostri dossier sulle emergenze da affrontare: uno al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e un altro, come Cisal, alla ministra Marina Elvira Calderone, proprio per fare in modo che nella legge di bilancio vi siano quelle risorse utili ad evitare che i nostri docenti e Ata continuino a vestire la maglia nera nell’UE in fatto di stipendi. Lo avevamo annunciato durante gli incontri. Certamente, se le cose non andranno in questo modo – conclude Pacifico – il nostro sindacato non rimarrà di certo a guardare”. “Non si tratterebbe di nessuna concessione, visto l’alto numero di casi di insegnanti sottoposti a burnout e a patologie invalidanti dovute allo stress da lavoro prolungato e senza nemmeno il dovuto riconoscimento del rischio biologico, invece previsto per altre professioni anche del comparto pubblico”, conclude il presidente ANIEF.(ITALPRESS)