Dalla Sicilia a Verona, Planeta a Vinitaly 2023
Allo stand sarà presentata l’annata 2020 di Didacus Chardonnay e 2018 di Didacus Cabernet Franc, entrambi dedicati al fondatore dell’azienda Diego Planeta e alla sua visione innovativa che, a partire dalla metà degli anni ’80, ha contribuito significativamente allo sviluppo della viticultura siciliana rivoluzionando completamente il settore, con l’impianto dei primi filari di Chardonnay e di altre varietà non convenzionali che hanno portato la produzione Planeta a primeggiare nel panorama dei vini siciliani.
Lanciato nel 2021, ha preso forma pienamente nel 2022 Ab Insula, progetto nato con l’obiettivo di selezionare e valorizzare le eccellenze dell’isola: persone e prodotti fortemente identitari in grado di promuovere l’immagine della Sicilia nel mondo. Ab Insula è composto a oggi da due progetti: Serra Ferdinandea tra Sciacca e Sambuca di Sicilia,100 ettari tra macchia mediterranea, vigneti e boschi dove le famiglie Planeta e Oddo producono tre etichette – il bianco composto da Grillo e Sauvignon Blanc, il rosé e il rosso realizzati a partire da Nero d’Avola e Syrah -, legumi e cereali antichi trasformati in farina e pasta, allevamenti di bovini liberi e arnie con miele dell’ape nera sicula. Il secondo progetto è Castello Solicchiata ad Adrano: uno straordinario chateau alle pendici dell’Etna immerso nel più grande vigneto al mondo ad alberello terrazzato, dove si producono sei etichette – tre a base Cabernet Franc e tre Pinot neri in purezza – di cui Planeta ha rilevato totalmente la produzione entrando di fatto nel mondo della distribuzione.
Ma Vinitaly non è solo vino: l’olio EVO biologico Planeta esprime appieno l’identità dell’Oasi Capparrina, storica proprietà della famiglia Planeta racchiusa tra due fiumi a picco sulle spiagge di Menfi, con 46.000 alberi messi a dimora, 151 ettari di oliveti e 20 ettari di macchia mediterranea. Qui Planeta produce 100.000 litri di olio d’oliva extravergine IGP in regime biologico, con un processo completamente verticalizzato che vede le olive raccolte a mano, immediatamente frante e trasformate in olio nel frantoio posto al centro dell’azienda per salvaguardare al massimo le caratteristiche organolettiche delle cultivar. Nascono così l’Olio EVO Tradizionale, dalla spremitura a freddo delle olive intere di Nocellara del Belìce, Biancolilla e Cerasuola unite in blend, e i due denocciolati Biancolilla e Nocellara del Belìce, tutti prodotti seguendo scrupolosamente il disciplinare IGP.