9 Luglio 2024
Cultura & SocietàPalermo e Provincia

Con Fondazione Federico II Palazzo Reale diventa laboratorio

“Ha il valore di essere un’opera creata in maniera specifica per il Palazzo Reale per Palermo per un approfondimento tra arte e scienza. Perché Edoardo Dionea Cicconi con la sua arte, attraverso quest’opera, ci racconta di una frattura difficile da sanare, ma fondamentale: prove di riconciliazione tra arte e scienza rese necessarie dal confine flebile tra natura e artificiale tra tecnologia e umano, e con un digitale che corre velocemente”. Patrizia Monterosso, direttrice della fondazione Federico II, spiega così la scelta dell’installazione site specific di Edoardo Dionea Cicconi “150-93 VIII”, posizionata al centro del Cortile di Palazzo Reale a Palermo. “Il rapporto tra materia e forma – aggiunge la direttrice della Fondazione Federico II – è una delle grandi ossessioni dell’arte del XX secolo. Forma, spazio, materia, percezione costituiscono il fulcro di una profonda riflessione sull’esperienza artistica.

Nell’opera di Edoardo Dionea Cicconi la materia è medium artistico, ma è anche un espediente creativo per indagare sull’essenza della materia in dialogo con le teorie della fisica. Quest’opera ha inoltre il merito di stimolare il senso di meraviglia che dobbiamo mantenere nei confronti della natura”. “La Fondazione Federico II – afferma Gaetano Galvagno, presidente dell’Ars e della Fondazione – esplora un linguaggio artistico contemporaneo in grado di riavvicinare arte e scienza e suscitare interesse nei giovani. L’opera di Edoardo Dionea Cicconi mette in dialogo il Palazzo, i visitatori e la realtà circostante con continue connessioni tra passato, presente e futuro”. L’installazione sarà fruibile fino al 20 agosto ma sono già in programma diverse iniziative. “per un tema che è assai contemporaneo – aggiunge Patrizia Monterosso – la necessità di sanare questa schisi tra mondo umanistico e mondo scientifico. Un tema caro che nasce da un laboratorio che si chiama Palazzo Reale perché nell’epoca di Federico II astronomia e scienza camminavano con arte e con cultura”. (ANSA)