5 Luglio 2024
Agrigento e ProvinciaPolitica

Legambiente e Wwf: no a sanatoria case al mare in Sicilia

Legambiente e Wwf manifestano “tutta la loro contrarietà all’ennesima proposta di condono edilizio presentata in questi giorni all’Assemblea regionale siciliana finalizzata a salvare le costruzioni edificate abusivamente dal 1976 al 1985 entro la fascia di inedificabilità assoluta dei 150 metri dal mare”. “I condoni edilizi costituiscono sempre una negazione dello stato di diritto e un oltraggio alla bellezza, al paesaggio, alla natura, deturpati da interesse speculativi e individuali violando le leggi – sostengono le due associazioni ambientaliste – Poi i condoni sono odiosi sul piano sociale perché creano pesanti disparità tra chi ha rispettato le leggi, in questo caso non costruendo case o magari demolendo gli abusi commessi, e chi, magari avvantaggiandosi di complicità e omissioni da parte di coloro che le leggi dovrebbero farle applicare, è arrivato indenne ed impunito sino ad oggi e potrebbe usufruire del nuovo colpo di spugna. Occorre poi considerare che tutti i tentativi negli anni portati avanti per allargare le maglie del condono edilizio in Sicilia sono falliti e stati dichiarati incostituzionali”.

Per le associazioni “una norma come quella in discussione che stravolge la norma originaria prevedendo la condonabilità delle costruzioni realizzate in violazione del vincolo di inedificabilità assoluta precedentemente imposto, non solo non trova giustificazione sul piano della ragionevolezza, ma contrasta con altri valori ed interessi costituzionalmente protetti, in questo caso la protezione del paesaggio e dell’ambiente, come più volte ribadito dalla Corte Costituzionale”. E invitano “alla mobilitazione l’opinione pubblica e le forze sane della società siciliana” oltre a sollecitare “l’assessore regionale al Territorio ad opporsi a tale norma e invitano i deputati dell’Ars ad avere uno scatto d’orgoglio e stoppare definitivamente questo ennesimo tentativo. È un fatto di civiltà, non solo giuridica, e di credibilità delle Istituzioni tutte”. (ANSA)