2 Luglio 2024
Cronaca

Sanità, Catanzaro (Pd): farmaco costoso per pazienti diabetici a pagamento in Sicilia, gratuito in altre regioni

Con una interpellanza presentata al presidente della Regione e all’assessore regionale alla Salute, primo firmatario il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro, il Partito Democratico invita il governo regionale, nelle more della riclassificazione in “A” da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco, a farsi carico del costo del farmaco «Baqsimi» (glucagone) al fine di garantirne la gratuità ai pazienti a rischio di ipoglicemia.
“Vogliamo sapere le intenzioni del governo regionale – dice Catanzaro – rispetto ad una questione che sta a cuore a molti siciliani che hanno in famiglia pazienti a rischio di ipoglicemia”.

Il  «Baqsimi» ha un costo elevato (ben 84,17 euro) e dunque non accessibile a tutti. E’ un medicinale indicato per il trattamento dell’ipoglicemia severa negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età uguale o superiore a 4 anni con diabete mellito. L’AIFA nell’ottobre 2021 in un primo momento ha disposto la classe di rimborsabilità in “A”, permettendo ai diabetici l’accesso gratuito. Lo scorso ottobre nell’ambito di una riclassificazione del medicinale per uso umano, ha invece rideterminato la classe di rimborsabilità in “C” escludendo, in tal modo, la rimborsabilità.

“E’ una riclassificazione che sembra essere una misura obbligata e temporanea – si riferisce nella interpellanza – tenuto conto che il farmaco è stato venduto da una società che al momento non ha ancora una sede in Italia e quindi non può procedere alla rinegoziazione del prezzo con AIFA”.

La giunta regionale dell’Emilia Romagna, venendo incontro alle esigenze di tanti pazienti e nelle more che l’AIFA riveda la classificazione, si è fatta carico del costo del glucagone spray Baqsimi.

“Sarebbe opportuno che anche in Sicilia si facesse altrettanto – conclude Catanzaro -. Nelle more della riclassificazione in “A” da parte di AIFA, il governo regionale può farsi carico del costo del farmaco e garantirne la gratuità ai pazienti a rischio di ipoglicemia”.