7 Luglio 2024
CronacaItalia

Camorra, euro contraffatti da Napoli in tutta Europa: 63 arresti, anche ad Agrigento misure cautelari

Un ‘basso’ allestito come base logistica per vendere euro falsi, organizzato come un negozio con orari di apertura e chiusura. I flussi di denaro, sui quali grava l’ombra del clan camorristico Mazzarella, erano diretti anche verso in Spagna, Francia e Grecia: 63 le persone arrestate (48 in carcere, 14 ai domiciliari e un divieto di dimora a Napoli) nel corso di un’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. L’ammontare complessivo del business illecito è stato valutato in 6 milioni di euro. A eseguire la misura cautelare i carabinieri del Comando Antifalsificazione monetaria, supportati dai colleghi dei Comandi provinciali di Napoli, Milano, Salerno e Agrigento, del 10° Reggimento Campania, del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (Salerno) e, per l’estensione internazionale, da Europol.

Gli indagati, destinatari del provvedimento cautelare emesso dal gip del tribunale partenopeo, sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla vendita di valuta in euro contraffatta anche all’estero, di concerto con chi l’ha prodotta, aggravata dall’aver agevolato l’attività del clan camorristico Mazzarella, egemone nell’area urbana partenopea del Mercato Pendino; di concorso nella vendita della citata valuta contraffatta e, in due episodi, di tentata estorsione. Contestualmente, in Francia, personale del locale Office Central pour la Repression du Faux Monnayage ha eseguito un mandato di arresto europeo nei confronti di un italiano destinatario della misura restrittiva che si trovava in territorio francese. Il provvedimento cautelare segue una precedente indagine, sempre condotta dall’unità specializzata dell’Arma, per il cui procedimento, definito con richiesta di giudizio immediato il 7 novembre 2023, il gup ha già emesso le prime sentenze di condanna a carico di buona parte degli imputati.

Le indagini hanno consentito di raccogliere determinanti fonti di prova circa l’esistenza e l’operatività, nel quartiere Mercato/Pendino di Napoli, di un gruppo criminale che, all’interno di un terraneo, aveva allestito non solo la propria base logistica, ma anche una vera e propria rivendita di euro contraffatti, il cui volume d’affari è apparso sin da subito di ingenti dimensioni. Le attività investigative, condotte in un’area corrispondente a una delle più importanti roccaforti del clan camorristico Mazzarella, hanno reso necessari non solo servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ma anche intercettazioni telefoniche ed ambientali. La rivendita del ‘negozio di euro falsi’ era aperta, nei giorni feriali, dalle 9 alle 17, mentre di domenica dalle 9 alle 13. Qui era possibile acquistare banconote da 100 euro, definite in gergo “del vecchio tipo” e “del nuovo tipo”, ovvero appartenenti alla serie “epoche e stile” ed “Europa”; banconote da 50 euro, definite, rispetto alla qualità della loro fattura, “B/B”, “Maradona” e “Pelé” e banconote da 20 euro di un’unica tipologia di contraffazione. Le indagini hanno anche permesso di definire la capacità degli associati di esportare gli euro contraffatti all’estero. La valuta, infatti, era venduta in Francia, Spagna e Grecia e circola in tutta Europa. (askanews)