27 Luglio 2024
Agrigento e Provincia

ORRORE A LAMPEDUSA. Arrestati genitori che facevano prostituire le figlie

Agenti della Polizia di Stato – Sezione di P.G. presso la Procura per i Minorenni di Palermo, in collaborazione con i poliziotti del Commissariato di  Porto Empedocle, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del padre delle tre bambine e alla misura degli arresti domiciliari nei confronti della madre e di un altro uomo di 78 anni conoscente della coppia, con l’accusa per tutti di aver costretto con minaccia e violenza tre minorenni a compiere e subire atti sessuali, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di persona minore di anni 14 .

Per la coppia di genitori è scattata anche l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione delle loro figlie minori; infatti lasciavano che il 78enne arrestato abusasse sessualmente delle minori nella loro casa dietro corresponsione di somme di denaro ed inoltre accompagnavano le loro figlie nei pressi del parco giochi o della scuola di Lampedusa lasciandole poi in balia di soggetti maggiorenni e minorenni che ne abusavano sessualmente, dietro corresponsione di compensi in danaro.

Le ordinanze sono state adottate dal G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo. Il padre è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Ucciardone” di Palermo mentre la madre e l’altro uomo sono stati condotti presso le rispettive abitazioni site in Porto Empedocle e Lampedusa. Già dal 2007 il suddetto nucleo familiare era oggetto di costante attenzione da parte dei competenti Servizi Sociali ; ciò ha consentito l’emersione di uno stato di estremo degrado familiare e socio-culturale che induceva il Tribunale per i Minorenni a provvedere all’inserimento dei minori presso una Comunità.

Nel corso di alcuni colloqui in comunità una delle minori raccontava di raccapriccianti episodi di abusi sessuali posti in essere, da soggetti minorenni e maggiorenni, ai danni suoi e delle sorelle accaduti a Lampedusa. Alle bambine venivano regalate delle somme di denaro che variavano dai 3 ai 10 euro. Soldi che le stesse poi davano ai genitori.

La Procura per i Minorenni di Palermo informata dei fatti, dava incarico a dei consulenti tecnici per procedere all’audizione delle minori . Da queste audizioni veniva fuori un drammatico ed agghiacciante quadro familiare fatto non solo di abusi sessuali da parte dei genitori ma anche di maltrattamenti e violenze fisiche. Dai racconti viene fuori la figura dei genitori non solo come sfruttatori della prostituzione delle loro figlie ma anche di carnefici per averle costrette a subire “routinarie” violenze sessuali (anche di gruppo) in un contesto di sistematici maltrattamenti fisici e di dolorosa omertà di cui portavano addosso i segni; infatti le bimbe venivano picchiate con bastoni e prese a morsi nelle gambe. Il vissuto familiare che esse raccontano è avvilente ed ai liniti della realtà, un padre seviziatore delle proprie figlie, con il consenso, la complicità e la divertita partecipazione di una madre indecente.

Le bimbe chiedono a coloro che li ascoltano di poter cambiare famiglia. Le prove raccolte e le indagini intraprese dalla Sezione di P.G. della Polizia di Stato presso il Tribunale per i Minorenni permettevano di avere un quadro indiziario assolutamente attendibile e convincente che permetteva all’Autorità Giudiziaria di esprimere un giudizio di colpevolezza sugli indagati adottando le successive misure cautelari